Silvia, battesimo da escort (enrico) (3)
Data: 25/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio, Fonte: Annunci69
Mi ricompongo ed esco dalla stanza dei monitor. Le fantasie di poco fa mi hanno fatto prendere coraggio. Scendo le scale e vado verso la stanza in cui si trovano i biondini e Jean. Entro di soppiatto, proprio alle spalle del francese, ancora accovacciato sul letto a fottere Enzo, mentre Seby si contorce poco distante da loro. Il mio cazzo ha un sussulto improvviso e mi fa male, stretto com'è negli slip e nei jeans. Mi sbottono e me ne libero. Faccio lo stesso con la t-shirt. Non oso avvicinarmi subito al culo di Jean: vado verso Seby. Mi faccio notare da Enzo e dall'energumeno.
"Ciao, amico!", mi saluta Enzo col fiatone. "Non hai resistito lassù, eh?", mi chiede. Gli sorrido complice e mi tuffo sul suo fratellino. Gli lecco il corpo madido di sudore e mi soffermo sui piccoli capezzoli, sferzandoli con colpi rapidi di lingua.
Intanto, fisso il culo dello stallone e sento la mia eccitazione crescere. Con la coda dell'occhio mi accorgo che Enzo mi guarda ancora: sposto lo sguardo su di lui. Capisce che cosa sto pensando e mi fa l'occhiolino.
Avere un compare in questa missione mi mette ancora più coraggio: mi scosta da Seby e mi metto in ginocchio dietro Jean. Appoggio le mani sulle sue chiappe muscolose e le divarico. Lui ha un fremito e si blocca.
"Che cazzo fai, amico?", esclama, voltandosi di scatto.
"Tranquillo", gli sussurra Enzo, riportando la sua attenzione su di sé. "Siamo qui per divertirci, no?".
"Sì... certo... ma... io...", balbetta il ...
... francese.
"Che c'è? Non lo hai mai preso in culo?", gli chiede il biondino.
"Veramente... ecco... no...".
"Beh, ma come si dice? C'è sempre una prima volta!". Jean è perplesso, ma la sua protesta si smorza e ricomincia a muoversi dentro la troietta. "Sì, bravo. Tu pensa a me, che a te ci pensa Enrico!", e mi tuffo a capofitto nel solco del negrone, iniziano a grufolare come un maiale nel trogolo. D'improvviso, mi sembra che i sospiri dello stallone si facciano più intensi e più frequenti. Sollevo lo sguardo e vedo il suo capo dondolare da un lato e dall'altro. Gli piace, cazzo! Gli piace! Sì!
Indurisco la lingua e cerco di penetrarlo. Supero la barriera della mucosa e la muovo per quanto possibile. Gli strappo un gemito. E' fatta!
"Visto? Non è poi così male!", fa Enzo.
"No... niente male... proprio niente male...", commenta Jean. Allora scendo con la bocca verso il suo scroto e lascio che sia un mio dito a continuare il lavoro sulla sua rosellina. Compongo dei piccoli cerchi sul buchino grinzoso, mentre imbocco prima uno e poi l'altro testicolo. Jean sfiata di libidine e barcolla un po'. Il piacere lo rende instabile, ma forse è anche la fatica di tenere a lungo quella posizione. Mi succhio il dito medio e lo accosto di nuovo alla rosellina. Spingo: lui si blocca. "No!", protesta, ma si rilassa subito. Enzo gli afferra la testa e, voltandosi, lo bacia appassionatamente, infilandogli la lingua in gola. Jean si scioglie ed io ripeto la pressione. Vedo la mia unghia ...