1. Silvia, battesimo da escort (enrico) (3)


    Data: 25/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... procurando. "E' bello, vero?", gli chiedo.
    
    "Oh sì, cazzo! Io godo, porca puttana quanto godo!", si lascia andare. Una sua mano mi afferra una chiappa e mi tiene fermo, come per paura che lo privi all'improvviso di cotanto godimento.
    
    "Tranquillo, non vado da nessuna parte", lo rassicuro, "e sfonda questa puttana, dai!", lo esorto, consapevole che se potenzia la monta di Enzo inevitabilmente si prende più forte anche il mio cazzo. Lui non lo capisce subito ed obbedisce. Dopo i primi due affondi, però, si blocca perché la mia verga gli deve aver martellato la prostata di brutto. Ci scappa una risatina ma lui non si sottrae. Solo diventa più cauto e dapprima si muove piano, poi via via accelera.
    
    "Sì, fratello! Leccami, dai! Così, così!", ansima Enzo, mentre Seby gli lavora la rosellina con la lingua e Jean lo pistona pesantemente. "Ancora... ancora... ancora... sì... sì...!", e poi il letto comincia a tremare. Il biondino sta per avere un orgasmo anale, forse uno dei più potenti che ...
    ... abbia avuto in vita sua. Rantola, si sente un suono secco come di una bottiglia di champagne che viene stappata. Gattona velocemente sul letto. Scende ed inizia a correre su e giù per la stanza strusciando le cosce una contro l'altra. Poi si incolla al muro e vibra come percorso da corrente ad alto voltaggio. Scivola giù e si siede sul pavimento continuando a tremare. Le sue gambe sbattono per ogni dove e così la sua testa. Le pupille esorbitano e il capo si volge indietro premendo contro la parete. Dalla bocca schiusa cola della schiuma. Il petto si solleva e poi si sgonfia. Gli occhi tornano azzurri e fissi davanti a sé. Le labbra si aprono e un grido terrificante invade la stanza, mentre degli scossoni lo sconvolgono dentro.
    
    Dopo l'ultimo, la testa gli cade di lato e si accascia a terra, esanime.
    
    "Ah!", geme Jean e si porta in avanti liberandosi del mio arnese. "Per ora va bene così. Magari riproviamo un'altra volta", mi dice e, cogliendo la mia delusione, mi dà una pacca sul braccio.. 
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