Maestra di vita
Data: 03/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Edipo
... davvero la rosa profumata di Berta che il padrone voleva a tutti i costi. Ora, vedi, o la rosa la dai subito, senza tanti problemi, e ti guadagni da vivere per te e per la tua famiglia oppure sarai comunque costretta a darla più in là, quando comincerà ad avvizzirsi. Sposa pure il tuo operaio, se lo vuoi davvero, ma da qui a qualche anno incontrerai qualcuno più ricco che ti darà la possibilità di fuggire da una vita che ti sarà diventata odiosa." Che cosa poteva obiettare una ragazzina a una saggezza che veniva da lontano? L'unica opposizione, che in passato aveva ancora un certo peso, poteva venire dalla morale. Letizia si era annoiata parecchio alle lezioni di catechismo ma le vennero in mente, così rivolse alla signora Cenzina una semplice domanda:" Ma non è peccato?" La signora non poteva, e per l'epoca in cui viveva e per la sua stessa formazione, ridere di una domanda del genere. "Sei religiosa? Bene, lo sono anch'io ma questo ha poco a che vedere con quello di cui stiamo parlando. Le disgraziate che lavorano nelle case chiuse si confessano e si comunicano tutte le settimane, molto più spesso delle pie signore che fanno parte di comitati di beneficenza e di assistenza. Vuoi diventare santa? Allora non ti dico altro ma ti ricordo che sei povera e la santità è un lusso da ricchi. Del resto che cosa è il peccato se non ciò che noi rendiamo tale? Metti il caso che stanotte nella tua camera entri un bellissimo giovane che ti chieda di fare l'amore con lui. Tu gli ...
... risponderai, immagino, che se non va via griderai aiuto ma se ti dicesse che è venuta a visitarlo la Morte e gli ha detto che la mattina dopo morirà e che lui, prima di morire, vuole conoscere l'amore, gli diresti di no? Ti sembrerebbe di commettere un peccato?" La buona signora sospirò e si fermò a riflettere. "Vedi, Letizia, sono i soldi che fanno la differenza tra ciò che è peccato e ciò che è permesso. Una donna povera che va con tutti è una puttana, una ricca che fa lo stesso rimane una signora. Al paese di mia madre si fa ogni anno la processione di santa Clorinda, vergine e martire. Una ragazza tra i quindici e i diciotto anni viene scelta per impersonare la santa e cammina per le strade del paese, avvolta in una veste bianca, il capo coperto da un velo e riceve in dono da tutti o fiori o dolci o candele e gettano petali ai suoi piedi. E' un onore molto ambito impersonare la santa ed è molto difficile essere prescelta dal comitato, composto dall'arciprete, dalla madre superiora del convento in cui la ragazza trascorre la notte prima della processione e dal capo della confraternita dei fedeli incappucciati che accompagnano la santa nel suo cammino. Ora, un anno tra le candidate ce ne fu una che si chiamava Aurora, forse la ragazza più bella del paese; fra le doti richieste per essere scelte non figuravano quelle fisiche oltre alle morali, ma a nessuno sarebbe venuto in mente di far interpretare la santa da una racchia. Aurora era dunque la favorita in quell'anno ma una voce ...