1. I lati oscuri


    Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter

    ... facendo fatica ad accettare opinioni contrastanti dalle mie.Io reagivo sorridendo e glissando...ben sapendo quanto potesse avere ragione e quanto il confronto con lui potesse alle volte infastidirmi.L'avevo infatti nettamente colpevolizzato di quanto accaduto, lo avevo ritenuto responsabile dell'aver, con leggerezza, deciso per l'accettazione del fallimento della sua vita familiare in favore della fuga con la sua giovane cliente dominicana.Non mi ero nemmeno confrontato troppo con lui sulla questione, irrigidendomi nel giudizio e facendo del mutismo la mia arma di rivalsa, fino al punto in cui anche lui rinunciò al tentativo. Semplicemente erano quattro anni che non lo sentivo e non lo vedevo e, in soldoni, continuavo a ritenerlo un debole che aveva tradito mia madre e se ne era scappato.Non che pensassi al tradimento come una ferita, almeno non nella mia vita quotidiana. Io stesso avevo ripetutamente tradito e non mi ergevo a tutore morale, per quanto, essendoci di mezzo mia madre, in questo caso avevo cristallizzato in suo favore il giudizio senza approfondire troppo, forse anche per difesa.Confesso che lei stessa non mi parve subire un contraccolpo troppo intenso. Certo, le reazioni erano state quelle di una donna abbandonata nei primi tempi, ma la sua intelligenza l'aiutò a trovare nel resto risorse sufficienti per uscirne, a quanto mi constava, abbastanza bene.Non le avevo mai domandato se intrattenesse qualche relazione, probabilmente per rispetto, per non sfiorare ...
    ... tasti forse per lei dolenti ed anche perché la cosa non mi interessava molto. In questo aiutava il non abitare sotto lo stesso tetto, garanzia sufficiente per far si che alcuni aspetti delle nostre vite non potessero incrociare i loro effetti.Ritenevo comunque normale che lei avesse e dovesse avere una vita privata. Cristina era una donna di 55 anni che amava prendere cura di se stessa, che adorava le attività all'aperto, correva ed un paio di volte alla settimana dedicava qualche ora alla palestra, per quanto non le piacesse troppo. I suoi capelli biondo-castani erano sempre inappuntabili, grazie all'appuntamento settimanale con il parrucchiere di fiducia e le rughe fisiologiche donavano ai tratti del suo viso, ancora piacevole, quel fascino che non abbandona mai le donne belle. Era una donna formosa, e per quanto non mi fossi mai interrogato su questioni relative alle sue taglie e misure, cosa che invece normalmente accadeva con le donne che conoscevo ed avevo frequentato, sapevo bene che il seno abbondante era uno dei suoi vanti, assieme alle gambe ancora snelle che terminavano in due sottili caviglie che parevano quasi disegnate sopra ai suoi piedi sinuosi ed illuminati dallo smalto delle unghie. La sua carnagione amava il sole e riusciva naturalmente a mantenere quel color dell'ambra anche nei mesi invernali.Mi era capitato, seppur raramente, di sorprenderla mentre si cambiava e mi ero ritrovato a sorridere di quanto fosse ancora appetibile, cosa di cui la rendevo partecipe ...
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