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I lati oscuri
Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter
... ricevette, accompagnati dalla voce autoritaria di mio padre che, prima di palesarsi in corridoio, disse: - E questi li hai tirati fuori gratis, stavolta�-.Scuro in volto e degnandomi appena di uno sguardo se ne usci di casa per rintanarsi in studio, mentre io, a rallentatore, avanzavo in corridoio. Dopo qualche secondo apparve mia madre, portando sul viso evidente il rosso dei ceffoni, che alla mia domanda sul cosa fosse accaduto rispose semplicemente con un: - Non capiresti, il rapporto tra due persone non è sempre facile�-.Depositai l'accaduto, mai più verificatosi, in un angolo della mia memoria e mai avrei pensato che quel ricordo un giorno riaffiorasse, nell'istante in cui mi ritrovai a fare i conti con me stesso.La decisione di mio padre di partire e ricrearsi una nuova vita aveva, ovviamente, creato una serie di conseguenze pratiche alle quali io e mia madre dovemmo far fronte. Per lo studio legale i problemi furono relativamente di facile superamento, io vi lavoravo da un paio d'anni e ci fu semplicemente un accentramento in mio favore delle quote e del portafoglio clienti appartenenti a mio padre.Per la casa i problemi erano pochi, era sempre stata gestita da mia madre attraverso l'utilizzo di un paio di fedeli donne delle pulizie che a turno se ne occupavano, consentendole di concentrarsi sulle soluzioni estetiche degli arredamenti e sulla passione della pittura.La rendita che derivava dal piccolo patrimonio immobiliare familiare era più che sufficiente a ...
... fronteggiare le spese di mia madre, visto che io da un paio d'anni vivevo da solo in uno degli appartamenti di cui eravamo proprietari e le mie finanze mi permettevano di condurre una vita economicamente serena.In effetti un po' mi spiaceva immaginarla sola nella casa, ma mi consolava il fatto che la sua vita fosse comunque pregna di impegni culturali legati all'arte e fosse popolata da una moltitudine di amiche, alcune delle quali presenti dai tempi della gioventù.Cercavo di passare da lei spesso, specie da quando, un anno prima, era terminata la mia convivenza con Giulia. Capitava quindi che a pranzo o a cena, specie quando l'impegno professionale disintegrava i miei tempi, io ne approfittassi per farmi viziare dalla cucina casalinga, arte nella quale mia madre eccelleva, retaggio di una famiglia, la sua d'origine, appassionata di eno-gastronomia tanto che suo nonno possedeva una trattoria ben conosciuta, ai tempi.Lei non mancava mai di farmi notare quanto somigliassi a mio padre nell'atteggiamento sul lavoro, cosa che rimaneva sospesa perché io non potevo confessare quanto il rintanarmi in studio mi evitasse di riflettere sul fallimento della mia convivenza.Lei non mancava nemmeno di farmi notare quanto anche il mio carattere, con il tempo, stesse via via finendo per assomigliare ad alcuni aspetti di quello paterno, tanto nell'autorità dei toni con i quali mi rivolgevo alle persone, quanto nella rigidità di alcune posizioni che assumevo nei confronti di determinate tematiche, ...