Il pugile - parte 3
Data: 04/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Alice79., Fonte: EroticiRacconti
... giù e si adagiò completamente sopra di me. Mentre il telefono squillava ancora e io mi domandavo quando mai avrebbe smesso sentivo la sua bocca baciarmi il collo e il calore del suo cazzo sulla mia schiena. Sentivo anche i suoi muscoli e il suo odore che in quel momento erano la mia droga più potente. Mi mordeva il lobo dell’orecchio e mi diceva “Lo sai che ora sei la mia puttana vero? Ti piace come ti scopa il mio cazzo”. Anche se non avrei dovuto, non riuscii a trattenere un sibilante sì a ogni sua oscena domanda. Mentre mi diceva queste cose mi faceva leccare le sue dita e poi, quelle stesse dita le usava per penetrarmi l’ano. “Non dirmi che hai paura, eh, mae’?” In realtà, l’unico ad avermi presa dietro era stato alcuni anni prima Ahmer, la mia unica infedeltà, fino a quell’esatto momento. Per tutta risposta, quello che feci fu usare le mie mani per allargare il mio possibile i miei glutei aspettando che succedesse quello che doveva succedere. “mmh brava la mia zoccoletta” mi disse iniziando a puntare la sua cappella enorme sul mio ano. In quel momento ebbi di nuovo paura del dolore, di non essere pronta. La volta precedente fui lubrificata a dovere, adesso invece c’era solo il suo cazzo bagnato di me a spingere sul mio orifizio. Quando entra sento come uno strappo caldo. Fa male, ma la sua cappella è dentro. Mi morde il collo mentre sento che continua a spingermi il cazzo nel culo. Man mano che entra il dolore si trasforma sempre di più in piacere. Mi sento ...
... completamente in suo possesso. Sono sua e di nessun altro al mondo. “Allora… ti piace farti inculare da un pugile eh? Sei proprio una maiala, l’ho sospettato dal primo momento in cui ti ho vista troieggiare su Badoo”. Le sue spinte diventavano sempre più furiose e io sentivo il suo cazzo sfondarmi di brutto. “Dimmi che hai voglia del mio cazzo, urlalo forte, fallo sentire a tutti come ti faccio godere”. Immaginavo quante donne aveva preso prima di me “sì, ho voglia del tuo cazzo, dammelo tutto” e il mio modo di parlare diventava sempre più osceno mentre sentivo crescere un nuovo orgasmo, a distanza ravvicinata dal precedente. Non ho idea di che ore siano e nemmeno di quanto tempo sia passato dal momento in cui ho varcato quella soglia e mi sia lasciata andare completamente a questo ragazzo di 22 anni che in quel momento mi sta sfondando il sedere. Sento solo i suoi grugniti, il suo sudore colare su di me e i colpi che mi scuotono per affondarmi il cazzo nelle viscere più profonde. Mi mette le dita in bocca, io d’istinto le succhio anche se percepisco l’odore del mio ano. Ormai è un toro scatenato sopra di me, dentro di me. Lo sento bestemmiare forte mentre percepisco gli schizzi del suo sperma caldo che pervadono il mio ano. Mentre viene lo spinge ancora più su, come per riempirmi il più possibile, come per ribadire ancora una volta che la proprietà del mio corpo è tutta sua. E il pensiero che questo ammasso di muscoli, anche solo per una sera, sia tutto mio, mi fa impazzire di gioia e ...