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Tra Vecchio e Nuovo - Zia e Nipote - Capitolo VI
Data: 05/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore
... dal peccato di cui s’era macchiato, complice di quella perversa zia e consapevole della doppia accezione positiva e negativa che quegli atti avrebbero avuto per lui da quel momento in avanti. L’eroticità fatale che ora li univa in quel rapporto si era impossessata di loro e varcato il confine con un piede era ormai impossibile non farlo con l’altro. Matteo comprese dal solo sguardo di sua zia quale sarebbe dovuto essere il passo successivo. Doveva suggellare e condannare definitivamente quel momento con l’atto decisivo della tragedia, l’apice del piacere e del peccato. Rita gli slacciò e tirò giù i pantaloni senza levargli gli occhi di dosso. Magnetici, elettrici, fissi su di lui. Ansia da prestazione, agitazione, paura di deludere, timore di peccare, di sbagliare su più fronti. Eccitazione, troppo preponderante, aggressiva, travolgente, invincibile. Il fallo di Matteo era all’apice dell’erezione. Sembrava uno di quei dipinti degli artisti geniali e irriverenti dell’antichità, a cui piaceva disegnare membri enormi tra le gambe delle divinità egizie. Ma Rita avrebbe condotto il gioco. Spinse Matteo sul divano per farlo sedere e a sua volta gli si accovacciò sopra facendo scivolare l’asta del ragazzo dentro di lei, armeggiando un poco e roteando i generosi fianchi. In breve tempo, furono uniti in quell’atto, l’uno dentro l’altra, come un’unica entità. La prima volta per il ragazzo e la millesima prima volta per Rita, auto confinata in un’eterna prima volta, svezzatrice di ...
... giovani uomini, da anni esploratrice di terre sempre nuove non ancora segnate sulla mappa. I due amanti iniziarono la loro danza sessuale, Rita si muoveva con maestria sopperendo l’inesperienza dell’altro, scivolava avanti e indietro, su e giù, con il suo maestoso corpo di donna, incredibile per gli occhi di Matteo. Era la prima donna nuda della sua vita, la prima partner sessuale della sua vita, non poteva contenere quella alta carica erotica. Ma era anche sua zia. Ma la carne era pur sempre debole. Un conflitto a cui si poteva porre rimedio solo in un modo: con un orgasmo. Rita non era certo una sprovveduta; avendo vissuto mille prime volte, era a conoscenza del punto debole degli uomini e raramente si sbagliava nelle sue previsioni, quindi accolse l’eiaculazione del ragazzo senza delusione, ma anzi, con la fierezza di chi sa che quell’orgasmo ha più il sapore di una dolce dedica d’impazienza e voluttà piuttosto che altro. Accompagnò le contrazioni di Matteo con l’ondeggiamento del bacino, appoggiando le mani sulle spalle del ragazzo e i seni in prossimità del suo volto, e, in qualche modo, abbracciò il bacino del partner con le gambe, strusciandosi nel fremito del travolgente piacere che seppure imparagonabile a quello avuto in precedenza, era comunque considerevole. Dopo che i loro fiati si fossero placati, i due si guardarono negli occhi nella complice maniera di chi sa di dover mantenere un inconfessabile segreto. Rita prese il viso di Matteo tra le mani e il suo anello ...