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Cintura di castità per lo schiavo
Data: 07/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Prime Esperienze Autore: schiavotoni, Fonte: xHamster
... come ogni uomo del mondo, a liberarmi. “Ma porca miseria” esclamai irritato. Tutto il primo e violento spruzzo di pipì era finito dappertutto all’infuori che nel gabinetto. Realizzai all’istante che, con la CB era impossibile farla in piedi. Sembrava proprio che quello che aveva detto Paola fosse il mio destino: dovevo diventare la donna di casa… anche nel modo di pisciare! Rassegnato mi sedetti e spinsi verso il basso la gabbietta e lasciai andare la pipì fino ad allora trattenuta. Poi mi alzai e, con la carta igienica, cercai di asciugare sia il pene che la CB. Infine mi inginocchiai e cominciai ad asciugare tutto quello che avevo bagnato prima. Avevo fatto un vero disastro… Ci vollero parecchi minuti per asciugare e ripassare dappertutto con uno straccio bagnato. Avevo appena finito quando Paola rientrò. “Ma come, non hai ancora apparecchiato?” “Si…no… cioè… è che ho fatto un piccolo guaio in bagno e ho dovuto rimediare” Mi guardo con aria interrogativa. Poi si mise a ridere fragorosamente. “Hai cercato di pisciare in piedi, vero? Mi ero proprio dimenticata di dirti che non è possibile… Allora, che impressione ti ha fatto farla come le donne?” Mi sentii chiaramente arrossire per la vergogna. “In effetti… cioè…” non riuscivo a sbiascicare due parole coerenti. Paola allungò la testa dentro il mio bagno e controllò che tutto fosse pulito. “Bravo, vedo che hai fatto un buon lavoro ripulendo tutto. Resta, però, il fatto che non hai apparecchiato e quindi mi hai disubbidito. Se ...
... fossimo a regime normale, ora di punirei con almeno sette giorni in più di castità assoluta e punitiva. Ma voglio essere generosa… e mi accontenterò di farti saltare il pranzo. In fondo ti sei preoccupato di più dei tuoi bisogni che dei miei. Ma ricordati: è la prima ed ultima volta che non applico alla lettera il regolamento che mi hai scongiurato di farti firmare e rispettare. Sono stata chiara?” “Si, scusami” “Bene, e ora apparecchia e poi mettiti a carponi sotto la tavola. Visto che hai deciso di saltare il pasto, impegnerai il tempo leccandomi la passera. E non pensare che il tempo che passerai nel servizietto straordinario ti verrà scontato più tardi. Ho intenzione, dopo mangiato, di godere per almeno un’ora. E ora muoviti che ho fame.”Apparecchiai per lei in un baleno e mi infilai sotto la tavola subito dopo. Mi sentivo un cagnolino ammaestrato. Paola mi guardava divertita. Poi si sfilo la gonna e le mutandine e venne a sedersi. Volutamente sporse il bacino nella mia direzione. “Su amore, fammi sentire di nuovo la tua linguetta. Ma comincia di nuovo dai piedi e risali lentamente. Ubbidii prontamente cominciando a baciarle e leccarle i piedi, che questa volta erano calzati nei sandali che aveva infilato per uscire ed erano lievemente impolverati e quasi impercettibilmente sudati. Ancora una volta sentii il pene ingrossarsi e subito fui raggiunto dalla fitta dolorosa che accompagnava la cosa. Ormai stava diventando un’abitudine. Ancora non sapevo che questa accoppiata di ...