1. Cintura di castità per lo schiavo


    Data: 07/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Prime Esperienze Autore: schiavotoni, Fonte: xHamster

    ... sensazioni mi avrebbe accompagnato per anni. Intanto ero arrivato alle ginocchia e mi stavo avvicinando alla sua vagina. Allungai una mano per poter scostare le sue grandi labbra. “Non ti ho detto di toccarmi, ho detto di leccarmi. Fai esattamente come ti dico e non prendere mai iniziative!”Immediatamente ritirai la mano e mi avvicinai con la lingua al suo triangolino che già vedevo molto lubrificato dagli umori vaginali. Accidenti, era proprio eccitata… Non feci quasi a tempo ad accostare la lingua al clitoride che in meno di cinque secondi godette. Non era mai successo che impiegasse così poco a raggiungere l’orgasmo Intanto Paola mi aveva afferrato con entrambe le mani la testa e mi schiacciava letteralmente contro il suo sesso. “Siii… Leccami…. Infila quella tua lurida lingua nella figa… scopami così …” E improvvisamente fu di nuovo scossa dai tremiti di un ulteriore orgasmo. Mio dio, aveva avuto un orgasmo multiplo e io ero li sotto e non potevo assolutamente goderne. L’uccello mi sembrava che volesse scoppiare e le punte sembravano una tenaglia rovente che gli impedivano di farlo.Nonostante ciò sentivo che, se Paola avesse continuato così, avrei raggiunto ugualmente un orgasmo spontaneo. Erano ore che ero eccitato come un pazzo e non potevo permettermi di sfogarmi. Solo il pensiero di godere senza permesso, sebbene fossimo all’inizio del mio trattamento di castità, già mi spaventava da morire. Ma non potevo ...
    ... neanche interrompere quello che stavo facendo. Anche in questo caso andavo incontro ad una sicura punizione. Per distogliere l’attenzione dalle sensazioni che provavo e che mi stavano portando verso un punto di non ritorno, cercai di concentrarmi sul dilemma di prima. C’era proprio da ridere… Ero li sotto un tavolo, completamente nudo e con il sesso rinchiuso in una cintura di castità, mentre mia moglie stava godendo a ripetizione ed io ero costretto a scegliere se era meglio una punizione o l’altra. Grazie a Dio, fu proprio Paola a risolvere la cosa per me. Dopo aver raggiunto il terzo orgasmo consecutivo, si ritrasse dalla mia bocca e si appoggio allo schienale della sedia ansimando violentemente. Non sapendo cosa fare, restavo immobile ed ascoltavo il suo respiro. Davanti ai miei occhi la sua vagina continuava a pulsare. Era bellissimo guardarla ma, nello stesso tempo, era una tortura incredibile non poterla usare per sfogare il mio desiderio represso. Dopo alcuni minuti Paola cominciò a riprendersi e mangiò uno dei tramezzini. “Bene, sei stato proprio bravo. E’ così che ti voglio. Disponibile e servizievole. Ora vieni fuori da li sotto, sparecchia e lava i piatti. Intanto parliamo un po’”Questa volta l’ordine di comportarmi come io mi ero sempre aspettato che si comportasse una donna non mi sorprese per nulla. Era quasi incredibile come l’essere umano fosse in grado di adattarsi velocemente alle nuove situazioni. 
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