1. Cintura di castità per lo schiavo


    Data: 07/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Feticismo Prime Esperienze Autore: schiavotoni, Fonte: xHamster

    ... non più. E, a meno che tu non sia così stupido da sputtanarti facendo scoprire a qualcuna cosa porti sotto le mutande, sono sicura che sarai ben contento di sfuggire ad ogni contatto fisico con un’altra persona. Io non ti impongo la gabbia perché sono sadica, ma perché sono gelosa e non voglio mai più soffrire per un tuo tradimento”.Queste sue parole e, soprattutto, il tono con cui furono pronunciate mi lasciarono letteralmente impietrito.“Ecco perché ti dico di pensarci bene. Questo non è un gioco ma è una scelta per la vita. O scegli me, alle mie condizioni, o scegli di vivere il resto della tua vita per conto tuo. Io ci ho già pensato: ho deciso di riprovarci con te. Ora la decisione è la tua”.Detto questo, si alzò dal divano e si diresse verso la sua camera da letto (da mesi ormai dormivamo separati) lasciandomi di sasso e con mille dubbi nella testa. Quella che trascorse fu la più lunga notte della mia vita. Amavo mia moglie, profondamente e mi maledivo per quella stronzata di storia che avevo avuto con l’altra donna. E adesso il destino mi presentava il conto! Non avevo dubbi sulla veridicità dei propositi di mia moglie. E’ sempre stata una donna determinata e tutta di un pezzo. Ma anche le condizioni che mi proponeva erano veramente pesanti… Ero veramente spaventato, ma per quanto incredibile, anche vagamente eccitato dall’idea di relegare ad una donna il controllo del mio pene. Neanche immaginavo la sofferenza ma anche l’estrema eccitazione che avrei subito nei mesi ...
    ... a seguire. Leggevo e rileggevo le pagine stampate da internet cercando chissà quali risposte.Era quasi l’alba quando finalmente riuscii ad addormentarmi.La mattina dopo, ricordo che era un sabato, mi ero svegliato molto presto (praticamente avevo dormito poco più di due ore) e, mentre preparavo la colazione sentii arrivare Paola (nome di fantasia) alle mie spalle che, per la prima volta dopo mesi, mi salutò con un sorriso.“Hai dormito bene?” mi chiese. “A dir la verità non tanto… ho avuto un sonno molto agitato”.Lei mi disse che se lo aspettava. Rimasi un po’ interdetto: “Come facevi a sapere che non avrei dormito?” Lei, con molta naturalezza, mi spiegò che la sua amica, di cui ancora non sapevo nemmeno il nome, l’aveva preparata a questa mia reazione. “A quanto pare” le dissi “non ho segreti per te e per la tua collega” Lei sorrise nuovamente: “Non è che non hai segreti, ma potevi reagire alla mia proposta solo in due maniere: la prima era rifiutare la cosa; la seconda prenderla in considerazione esaminando i pro e i contro… Ma non preoccuparti, non ti chiedo una risposta immediatamente, ti concedo di pensarci per tutto il fine settimana. Lunedì, però, sarò irremovibile e pretenderò un si o un no. Pensaci”.“Paola” le dissi con la massima serietà “non ho bisogno di pensarci ancora. L’unica cosa che desiderò è tornare con te. Ti ho già detto che sono disposto a tutto. Dimmi solo cosa devo fare”.Per la terza volta nella mattinata, mi sorrise di nuovo: “Devi solo ordinare la tua ...
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