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la storia di Britt
Data: 08/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee
... perfettamente sistemati per lei, nel pomeriggio, alle 16, passerò a prenderla per andare in aeroporto.�Per le giornate normali di lavoro erano stati scelti dal suo nuovo principale dei tailleur grigi o blu, di tessuti diversi a seconda delle stagioni, non mancavano dei vestiti da sera neri e scollati, per i quali lei aveva aggiunto dei reggiseni senza spalline.Completavano la lista un paio di soprabiti e, per finire, ben dodici paia di scarpe, tutte con il tacco molto alto, evidentemente Jameson non si faceva problemi di essere sovrastato dalla sua segretaria.�Mark, ma con tutta questa roba, più la valigia che già avevo con me, avrò problemi a prendere l'aereo.�Lui sorrise: �signorina, il sig, Jameson viaggia con il suo aereo personale, può portare con sé tutte le valige che vuole.�Britt, per il suo primo giorno di lavoro aveva scelto una camicetta di seta bianca, un tailleur grigio perla ed il soprabito leggero.Mise le scarpe più basse tra quelle appena prese, perché non era molto abituata ai tacchi alti.Si guardò allo specchio e si sistemò i capelli biondi, lunghi ed ondulati, in modo che le ricadessero sulla spalle.La gonna aderente, che terminava quattro dita sopra al ginocchio, era l'ideale per evidenziare le sue gambe lunghe e snelle, era al settimo cielo: era una splendida venticinquenne che stava partendo alla conquista del mondo.Non era mai stata su un jet privato, sembrava minuscolo rispetto ai grandi velivoli di linea, ma dentro era spazioso e confortevole.Nelle ...
... prime due ore di viaggio sbrigarono la corrispondenza, poi Jameson disse a Mark, che quando non faceva l'autista si occupava di tutto il resto, di servire la cena.Finito di mangiare iniziarono a conversare.Jameson era abile a portare la conversazione dove voleva lui, così, dopo un'ora Britt si rese conto di avergli raccontato un mucchio di cose della sua vita, mentre lei non sapeva neanche dove fossero diretti.Sembrava molto interessato al passato della famiglia di Britt, chissà magari è fissato con gli alberi genealogici.Ad un certo punto gli scappò una frase relativa al patrimonio genetico purissimo di lei.Britt trasalì e lui se ne accorse.�Mi scusi, ma si tratta di un mio pallino, vede, la sua famiglia è vissuta per secoli in quella cittadina in fondo ad un fiordo, dove anche lei è nata, senza quasi avere contatti con il resto del mondo. Negli esami che le ho fatto fare c'era anche il test del DNA e da quello risulta che lei, geneticamente, si può definire una svedese purissima, senza contaminazioni di altre razze.�Fu presa da un senso di fastidio, era come se quest'uomo la stesse osservando dal buco della serratura mentre faceva la doccia, eppure non sembrava essere minimamente interessato a lei, in senso fisico.�Ah, non le ho detto dove stiamo andando. In Canada, sono sicuro che le piacerà.�Dopo molte ore di volo, l'aereo era atterrato in un piccolo scalo nella parte ovest del Canada.Britt era un po' scombussolata a causa del fuso orario, ma, soprattutto, per la faccenda ...