1. Candelabri - seguito della Stanza degli Specchi


    Data: 25/08/2017, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: Melagrana_di_Ade, Fonte: RaccontiMilu

    Non mi sfugge l�assurdità della mia situazione.Ma ora che il gioco &egrave cominciato, mi sembra impossibile tornare indietro. E� il mio corpo che si &egrave svegliato dal torpore e non vuole tornare a dormire.Sento la trama del legno imprimersi nella schiena nuda. E� un lungo tavolo da dodici posti, di legno massiccio, forse noce o quercia. E� fresco e profuma di cose antiche.Le braccia sono stese sopra la testa, i polsi legati da un nastro di seta come l�altra volta, e nello spazio lasciato libero tra i gomiti &egrave stato sistemato un candelabro di ottone a tre bracci, con lunghe candele rosse accese. Non posso cambiare la posizione, perché se sollevassi le braccia, mi brucerei sulle fiammelle.Sul mio corpo nudo sono stati disposti alcuni cibi: valve di ostrica con il loro sapido contenuto, fragole, sul pube un grappolo d�uva nera, fiori di salmone che coprono pudici e maliziosi i capezzoli già turgidi. A rendere il tutto più difficile, un calice di vino bianco in precario equilibrio all�altezza dell�ombelico.Nessuno mi ha detto niente, ma indovino che devo mantenere la posizione e restare immobile. So che quel bicchiere, lucido e gelido, &egrave la mia spada di Damocle, la prova da non fallire se non voglio deluderlo.Mi guardo attorno cercando di non rovinare l�ardita composizione di cibo che costella il mio corpo, i seni, la pancia, le gambe e che m�impedisce qualunque movimento.La sala da pranzo, se così si può definire, &egrave molto ampia. Alle pareti posso ...
    ... intravedere dei ritratti e dei quadri a tema bucolico, forse ottocenteschi, nelle loro elaborate cornici. Sopra di me un lampadario di cristallo pende trasparente e luminoso, un pezzo di antiquariato pregiato. Dall�altra parte intuisco la forma della mensola di un camino e alcune porte chiuse. Sono al centro del tavolo, quasi a rappresentare la portata principale, o un�offerta sacrificale. Le pareti sono di un colore scuro, forse una carta da parati damascata o una vernice molto pastosa.L�atmosfera &egrave fumosa, ovattata, una sorta di ventre caldo e sospeso nel mondo. Non percepisco rumori esterni o presenze di alcun tipo.In fondo ai miei piedi, rigorosamente accostati per non far cadere le fragole che adornano le cosce, percepisco la presenza di un candelabro gemello a quello che mi blocca le braccia. Un secondo nastro di seta mi chiude le caviglie e si annoda attorno alla lumiera.Sono inerme, legata e immobilizzata a quel tavolo e attendo.Il cuore mi batte più forte, immagino quale bizzarro spettacolo devo apparire dall�esterno, quale mente morbosa potrebbe studiare un piano così accurato per trattenermi?La condensa sul bicchiere si raccoglie in grosse gocce d�acqua gelide, che scivolano lungo lo stelo e cadono sulla mia pelle, già molto sensibile per l�attesa e la tensione. Sento freddo e allo stesso tempo mi pare di bollire. La goccia prosegue il suo percorso lungo il fianco, la pelle s�increspa per il freddo e devo attingere a tutta la mia forza per non farmi sopraffare da un ...
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