1. 036 - Debora la santarellina troia incestuosa


    Data: 16/06/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Il mio nome è Debora, senza la acca finale, ho quarantun anni, sposata con Luca, che di anni ne ha quarantaquattro.Ci sposammo, con l�autorizzazione dei miei genitori, quando io avevo solo diciassette anni. Anche se per la legge dello Stato, io ero minorenne, purtroppo e non per opera dello Spirito Santo, rimasi incinta.La prima ecografia, dopo tre mesi, fu una notizia, se vogliamo, esaltante, ma al tempo stesso, fu anche una pesante mazzata sulle nostre teste. Mi comunicarono, che per colpa di una cura, che il ginecologo, mi aveva prescritto, quando avevo sedici anni, il mio parto sarebbe stato gemellare.In effetti, io avevo avuto il primo ciclo mestruale ai dodici anni, ma, da quel momento, era scomparso tutto. Dopo svariate visite, ecografie e mille cose altre, mia madre ed io, ci recammo da un luminare del settore, che mi sottopose, ad una terapia a base di ormoni e infatti, il mese successivo, fui onorata di rivedere le mie belle e dolorose mestruazioni. L�anno seguente, conobbi il mio Luca e dopo aver resistito a lungo, ad accettare il rapporto completo, un giorno, soli a casa mia, io non ebbi la forza di resistergli e lui non ebbe la forza di togliersi in tempo. Mi dissero che avrei partorito due gemelli monozigoti, ovvero gemelli identici . In una ecografia successiva, ribadirono che era tutto molto chiaro, sarebbero stati due e di sesso maschile. Partorii, con parto naturale, il giorno del mio diciottesimo compleanno, e fu il primo anniversario della mia nascita, ad ...
    ... essere così faticoso e doloroso. L�ostetrica mi aiutò tantissimo e loro, i piccoli, aiutarono lei, collaborando fattivamente per uscire velocemente dalla loro stretta e umida coabitazione. La natura aiutò anche me ed essendo la mia dilatazione, molto ampia, tra una spinta e l�altra videro la luce i miei due bei maschietti. Luca, che aveva assistito al parto, era felice e raggiante, baciava me e baciava i bambini, poi mi accarezzava il viso, mi guardava con dolcezza, riconoscente e grato per avergli dato gli �eredi maschi�, tanto agognati. Luca ed io, avevamo deciso, fin dal momento in cui il test, mi aveva mostrato quelle strisce azzurre, dicendomi che ero incinta, che se fosse stata una femmina il nome lo avrei stabilito io, mentre se fosse stato un maschio, lo avrebbe deciso lui. Così, mio marito li chiamò Manuele e Massimiliano. Io, per comodità, li chiamai poi, Lele e Massi.Dopo due anni, rimasi ancora, volontariamente incinta. Cercavamo la femmina e con il grande terrore, che anche questa volta, ci fossero dentro al mio utero, altri gemelli, magari pure maschi, ansiosi, ci recammo dal ginecologo. L�ecografia ci tranquillizzò, era solo uno, e forse, era pure femmina. In effetti, l�ecografia susseguente, confermò esattamente il responso della prima. Una femminuccia arrivava nella nostra famiglia, per essere colei, che magari, quando sarei diventata vecchia, mi avrebbe assistita e aiutata.La chiamai Monica, ma anche lei diventò presto per noi semplicemente Moni. Luca colpì ...
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