Aria nuova
Data: 26/11/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io devo confidenzialmente enunciarvi in maniera pretta e sincera, che da oltre due mesi mi ero ponderatamente separata dal mio fidanzato, quando alla sprovvista incontrai fortuitamente un mio vecchio amico nel corso d�un congresso della durata di tre giorni a Torino. Lui in quella circostanza si venne a sedere di sorpresa al tavolo nel momento in cui io consumavo pacificamente la prima colazione del mattino, coincidenza peraltro insolita, perché persino lui si trovava in quella città per motivi di lavoro e alloggiava senza che io lo sapessi nel medesimo albergo dove avevo prenotato.Nel corso dell�incontro, in verità, per l�occasione ci concedemmo reciproci festeggiamenti e fissammo intenzionalmente un appuntamento la sera stessa per cenare ben volentieri insieme. In questo modo, durante la cena, lui mi comunicò parimenti che la sua travagliata relazione sentimentale era fallita e irreparabilmente naufragata da non molto tempo, in questo modo ambedue ci confessammo scambiandoci immediatamente e vicendevolmente amarezze, delusioni e tristezze, rimarcando, sottolineando e svelando apertamente la necessità di poter disporre d�un gran bisogno d�affettuosità, di smancerie e di tenerezze, per poter in definitiva ricominciare in maniera appropriata e confacente una nuova esistenza. In conclusione fra lunghi e piacevoli dialogo completammo in ultimo la serata finendo nello stesso letto, per la precisione in camera mia, in cerca di quelle affabilità, di quelle cortesie e di quelle ...
... benevoli simpatie che c�eravamo reciprocamente confessati e manifestati esponendocele francamente a cuore aperto.La situazione progredì con estremo languore tra carezze dolci e baci sfiorati a fior di labbra, perché lui m�accarezzò con garbo i seni, poi l�inguine, infine mi baciò il ventre e scese per sfiorami con le labbra la mia pelosissima e odorosa rossiccia fica. Mi succhiò con delicatezza il clitoride soffermandosi a sufficienza là in quei paraggi mandandomi testualmente in estasi, io lo coprii di baci sul petto, gli passai la lingua sull�ombelico e poi scesi per leccare con delicatezza il bordo del glande insistendo di proposito sul frenulo facendolo uscire di senno. Ci coricammo su d�un fianco, lui dietro di me che mi baciava la schiena, mentre con un braccio mi stringeva all�altezza dei seni e mi carezzava i capezzoli, con l�altro mi massaggiava deliziosamente la fica. Io sorreggevo il suo cazzo palpitante e vigoroso nel solco delle mie natiche, assorbendone in tal modo interamente il bollore e il naturale fervore.Il desiderio diventava costantemente più maniacale, pressante e smodato, cosicché sopraggiunse in me un desiderio impaziente e inquieto di voler essere squisitamente penetrata da dietro, in modo tale da poter avvertire profondamente per intero il suo cazzo, a dire il vero non tanto enorme come dimensioni, eppure ben proporzionato nell�insieme, immergersi in modo appassionato sprofondando in ultimo nel mio corpo, per poter gustosamente godere in un impudico, ...