1. La collega in crisi


    Data: 16/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Neromarkben, Fonte: Annunci69

    ... mutandoni della nonna, ma le chiappe generose iniziavano a far immaginare un bel culo prosperoso e libero da costrizioni.
    
    Si avvicinò il giorno della tanto attesa cena estiva, che celebrava l'arrivo delle tanto attese e meritate ferie estive, in un caldo torrido da far paura. Una delle estati più calde che io ricordi a memoria. I vestiti scottavano sulla pelle, e la voglia era sempre quella di toglierli. Ci incontrammo tutti in un locale per l'aperitivo, per poi raggiungere il luogo della cena che in genere era sempre in riva al mare. Per una serie di intrecci, Maria decise di non prendere la macchina e salì con me. Forse perchè aveva voglia di parlare, o forse perchè ero l'unico scapolo....chissà. In macchina mi disse che aveva voglia di divertirsi, di fare serata: i bimbi erano con la mamma, e non aveva obblighi di rientro.
    
    Arrivati a destinazione, ci sedemmo uno di fronte all'altro e il vino bianco, frizzantino e gustoso iniziò a fare effetto. L'allegria regnava sovrana, brindisi e battute allietavano una serata piacevole. Maria era vestita in modo impeccabile: vestitino ben attillato a valorizzare forme abbondanti, e assenza totale di mutandine. Ogni volta che si alzava, il suo culo sembrava parlare.
    
    Dopo i primi. in molti si alzarono dal tavolo: chi per fumare, chi per prendere aria.....ma quasi tutti sul lungomare. Meno che Maria, la quale scese invece verso la spiaggia, sul bagnasciuga. C'era una luna splendida, e lei stava li sulla riva del mare, a piedi ...
    ... scalzi, ad ammirare la notte. La seguii, e non potei fare a meno, dopo un attimo di esitazione, di cingerle le braccia da dietro e attirarla a me. Il gesto non la disturbò, anzi sembrò gradire quel mio abbraccio, che diventò più intenso dopo che lei reclinò tutta la testa all'indietro sulla mia spalla. Eravamo abbracciati, nella più classica delle posizioni di due innamorati qualsiasi. Il mio amico stava piano piano svegliandosi, vista la vicinanza pericolosa a due belle chiappe come quelle di Maria. E lei lo avvertì senza dubbio, quando fece un leggero movimento di bacino come ad assecondare la situazione.
    
    Non parlava, ma sospirava sempre più intensamente. E sempre più intensamente cresceva la misura del mio arnese. In realtà un normodotato, ma più che sufficiente a far godere una donna.
    
    Iniziò a tremare Maria, complice il vino e l'emozione del momento: il segnale di via libera fu quando, oramai tolti i miei freni inibitori, spostai una mano sul suo basso ventre....feroce e immediato fu il suo bacio, passionale e intenso. Quasi famelico... la breccia era aperta, bisognava solo capire come e dove consumare quegli attimi di intensa passione.
    
    Ci ricomponemmo, con Maria visibilmente scossa e rossa in viso per raggiungere gli altri e cercare una scusa per congedarci. Con due bambini a casa, fu facile per Maria trovare la scusa.
    
    Camminando verso la macchina, si strinse a me con tutta la forza che aveva, quasi a voler chiedere prima possibile di soddisfare le sue voglie ...