La collega in crisi
Data: 16/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Neromarkben, Fonte: Annunci69
... represse da mesi.
Salimmo alla spicciolata , e nel partire le chiese se volesse venire a casa mia, essendo io da solo....rispose di si, "ma fai presto".
Durante la guida, notai che iniziò a sollevarsi il vestito, scoprendo piano piano le sue belle cosce...non resistette dal poggiarle una mano su di esse e lei prontamente la bloccò.
Al mio sguardo interrogativo, rispose reclinando la testa all'indietro con un sorriso liberatorio e accompagnò la sua mano fin sulla passerina: niente mutande, niente peli ma tanto tanto liquido di godimento. Iniziò a strusciare la mia mano, condotta sapientemente dalla sua, sul canale della vagina arrivando ogni tanto a sfiorare il clito, già bello eretto e degno. L'erezione prepotene si impossessò di me, facendomi quasi male: non potevo continuare in quel modo. Liberai l'uccello, che svettante fece capolino. Lei lasciò la mia mano al mio lavoro e lo afferrò con forza, iniziando una lenta sega liberatoria....
Era chiaro che non avremmo fatto in tempo a raggiungere casa mia, mi appartai in una stradina di campagna. A motore fermo, reclinai il suo sedile e il mio, e vista la capacità del mio monovolume creammo quasi un letto matrimoniale.
Mi fiondai tra le sue cosce, oramai ridotte ad una sorgente di piacere, ed iniziai un lavoro di lingua certosino: partii dalle cosce , arrivando fino ai lembi della passerina oscenamente aperta, per poi tornare all'esterno tra inguine e cosce, senza tralasciare ogni tanto una puntatina sul ...
... clitoride: stava impazzendo, e me lo dimostrava con la sue mani che in modo scomposto massaggiavano i miei capelli. Quando mi concentrai sul clitoride, inizio a gemere e piangere, e con le mani comprimeva la mia faccia sulla sua fica.
Iniziò a parlare, a godere, ad invocare: "oh mio Dio, oh mio Dio , oh mio Dio.....ohohohoh Dai dai piano piano dai dai "
Poi all'improvviso si piegò su stessa qualche secondo, si abbandono sul sedile come se fosse presa da Satana, e allontanandomi si abbandono' ad un violento orgasmo, quasi squirtando. Appena ripresa dalla goduta, mi afferrò e mi disse ad un orecchio, questa volta con dolcezza: "ti prego, mettilo dentro adesso". Non mi feci pregare, le saltai sopra e senza difficoltà alcuna inizia una lenta penetrazione.....
Dopo un pò mi fermai, e tirai fuori il cazzo quasi a volermi far desiderare.....la guardavo intensamente, ma senza penetrarla. Tenevo la punta del cazzo a lambire le sue labbra vaginali, le presi una mano a glielo feci prendere in mano: "adesso giocaci".
Lei subito non capì, ma bene presto con il mio aiuto ci arrivò: teneva il cazzo perfettamente eretto e e se lo strofinava sulla fica, a volte facendosi penetrare dalla cappella incandescente, a volte solo facendosi baciare dalla punta sul clitoride....
Questa pratica, che alla lunga fa impazzire ogni donna, durò qualche minuto, fino a che lei non iniziò ad ansimare e sgranare gli occhi dal piacere. Io ero semplicemente un giocattolo nelle sue mani, decise lei quando fu ...