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Padrona di masturbazione anale - 6 il giorno dopo
Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80
Durante la notte eseguii gli ordini e passai la notte nella stanza con la schiava. Alla mattina fui svegliato dalla padrona, vestita di tutto punto. Non feci in tempo a dire nulla che ordinò alla schiava di masturbarmi. Mentre lo faceva le chiese se avevo eseguito gli ordini e l'avevo fatta godere con la bocca. Stavo per venire quando la fermò e mi interrogò chiedendomi se volevo restare là e andare avanti, che avrei dovuto accettare tutto quello che voleva farmi e obbedire agli ordini. Se volevo andare via era il momento giusto, se restavo era perché volevo farlo. Risposi di sì a tutto. La schiava riprese a segarmi e dopo pochi colpi sborrai ampiamente. La schiava si lanciò subito a leccare dalle lenzuola. Immediatamente entrarono i due che mi avevano scopato e filmato nel bagno, mi presero e mi bloccarono a pancia in giù nel letto. Poi la padrona disse: "ricordati che lo ha voluto tu, così sai cosa posso fare." Mi allargarono le gambe e quello che mi aveva sverginato l'altra volta mi penetrò e mi scopò violentemente. Mi fece malissimo, non ero pronto, e ci diede dentro con la massima forza. La padrona si mise proprio davanti a me per vedermi piangere e soffrire. Dopo essere venuto, la padrona mi esaminò il culo, disse che mi ero fatto niente e ordinò alla schiava di pulirmi con la bocca. Poi di lavarmi e vestirmi. Come il giorno prima fui lavato, poi mi diedero un perizoma e collant, da mettere sotto jeans e maglietta. I jeans erano senza cintura e la maglietta non era ...
... lunga così se non ero in piedi si sarebbero visti sia i collant che il perizoma. Salimmo in auto io e lei. Io alla guida, lei di fianco, la schiava seduta sul sedile dietro. Questa era vestita con un vestitino di pelle nera, con due cavigliere di pelle nera e una colla girocollo che sembrava un collare. Ad uno sguardo distratto poteva sembrare una ragazza un po' dark con pessimo gusto, in realtà stava rendendo manifesto il suo stato di schiava. La padrona le gambe e tirò su la gonna per mostrarmi che non portava mutandine. Per tutto il viaggio mi fece parlare della sua figa, solo per ribadire ogni volta che non è roba per me. Arrivati al parcheggio tirò fuori un plug per me e uno per la schiava da indossare là. Con il consiglio di non farci vedere. Entrambi facemmo in modo di metterlo con mille contorsioni ma alla fine ci riuscimmo. Una volta scesi mi resi conto che bastava un attimo per mostrare collant e perizoma. La prima tappa fu al supermercato dove facemmo una spesa in cui la padrona mi faceva chinare e raccogliere i prodotti dagli scaffali più bassi. Nel reparto intimo mi fece comprare biancheria femminile mentre c'erano altre donne là intorno. La schiava era silenziosa dietro di noi e lei era costretta a simulare la masturbazione di ogni oggetto vagamente fallico. Tutto era un immenso parco giochi in cui ogni scusa era buona per umiliarci entrambi. Tornammo a riporre la spesa in auto, per proseguire il giro. Fu il turno del negozio di scarpe. Entrò per prima la schiava ...