-
Padrona di masturbazione anale - 6 il giorno dopo
Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80
... che dopo un giro orientativo cominciò a provare scarpe con tacco altissimo. Nel provare apriva e chiudeva "accidentalmente" le gambe mostrando che non aveva mutandine. Il gioco si ripetè varie volte, finché fu notata da qualche uomo. Uscì prima che il trambusto fosse eccessivo. Ora fu il mio turno, la padrona intercettò una commessa e chiese delle scarpe da donna, con tacco alto della misura più grande che avevano. La commessa chiese se era sicura, la sua misura sembrava più piccola. Al che lei rispose che erano per me. La commessa non disse nulla, mi portò alcune paia di scarpe con il plateau, roba da cubista o pornstar. Quando mi sedetti si scoprirono calze e perizoma, e si vide chiaramente che non avevo calzini ma collant quando tolsi le scarpe da uomo. La commessa fece una risatina, e la padrona rincarò la dose dicendole qualcosa all'orecchio. Sfortunatamente un paio era della mia misura anche se mi era impossibile stare in piedi. Le comprò la padrona. Tornammo a casa. Appena entrati la schiava si tolse tutto, restando solo con il collare e il plug. Io feci uguale, per non sbagliare. La padrona a quel punto tirò fuori una gabbia di castità che mi mise sul cazzo. Poi mi fece indossare quelle scarpe impossibili e mi disse: "ora tu avrai questo compito: puoi girare per casa, ci sono altri ospiti. Se cadi da queste scarpe perdi il diritto di stare in piedi, dovrai restare in ginocchio. E in ginocchio potrai fare solo tre cose: prenderlo in culo, leccare o succhiare. Stai ...
... attento a chi hai vicino se cadi. Sono tutti informati che possono fare di te quello che vogliono. Solo dopo potrai rialzarti... Fino alla prossima caduta." La schiava mi aiutò a mettermi in piedi. Era impossibile camminare ma comunque provai a muovermi. Caddi subito. La schiava colse al volo l'occasione per farsela leccare, spalancando le gambe. La padrona ci lasciò là mentre soddisfavo di nuovo la sua schiava. Mi fece alzare di nuovo poi sparì anche lei. Ero nel mezzo del salotto. Provai timidamente a muovermi, stavolta con un po' più successo. Passarono di là diverse persone, altri schiavi e schiave, più alcuni ragazzi della sua corte, quelli che mandava a compiere le missioni. Tutti si fermavano a deridermi per la gabbia e per i tacchi, ma quando c'era qualcuno restavo fermo e in equilibrio precario. Si presentò là anche uno con la gabbia come me, non lo riconobbi subito poi mi accorsi che era quello con cui mi ero segato e bevuto lo sperma nel bagno. Cominciò lui a parlare: "la padrona mi ha detto cosa ti sta facendo fare. Io sono ingabbiato da tempo. Mi ha spiegato che non è vero che non si può venire con la gabbia, ti impedisce di avere l'erezione. Ma se stimolato adeguatamente e a lungo si può venire. Mi spiace ma ho le palle gonfie." e in quello mi diede una leggera spintarella tanto da farmi cadere. Si mise a terra anche lui e allargò le gambe davanti a me "avanti, usa la lingua, le mani, tutto quello che vuoi" Mi chinai e provai con la lingua a leccare tra il metallo. ...