1. Annarita mamma golosa


    Data: 19/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Dionisiaco98, Fonte: EroticiRacconti

    Il racconto che state per leggere è realmente accaduto un mese fa. Mi presento sono Fabio, un ragazzo di 19 anni alto 1.80, di carnagione scura, capelli neri e di bell'aspetto. Ho appena svolto la maturità in un istituto alberghiero e in questi cinque anni ho stretto tante amicizie, in particolare con un ragazzo della mia classe Giacomo. Giacomo vive in un bell' appartamento abbastanza grande, ha una sorella di 14 anni, e dei genitori molto giovani e attivi. In particolare sua madre Annarita è una donna bellissima di 38 anni. Bionda, alta 1.70, magra, con dei lineamenti simili ad una donna dell'est. Tra compagni di classe molte volte è capitato di scherzare e prendere in giro Giacomo per il bell'aspetto di sua madre, ma tutto è sempre restato nella norma, in comportamenti tipici di ragazzi della nostra età. Un mese fa, ad inizio giugno è successo però quello che pensavo fosse inimmaginabile. Finita la scuola io e Giacomo ci vedevamo spesso a casa sua per studiare in vista dell'esame, e sua madre era spesso presente. Quel giorno Annarita non era a casa e io e Giacomo stavamo creando la tesina a computer da presentare durante l'esame, tra continue pause e scherzi. Verso le sette del pomeriggio sua mamma tornò a casa. Durante un esercizio in palestra, aveva preso una botta alla caviglia destra e stanca, dopo avermi salutato in modo giocoso si recò nella doccia. Nello stesso istante entra in stanza la sorella di Giacomo che doveva recarsi a danza al suo consueto allenamento ...
    ... serale. Visto l'infortunio di Annarita, che non era in grado di guidare la macchina, Giacomo si propose per accompagnarla con la sua vespa. Aspettò che la sorella si preparasse e mi chiese se non mi dispiacesse rimanere solo a casa con la madre, che nel frattempo era uscita dal bagno e si era recata nella stanza da letto. Io scherzando dissi che non c'erano problemi, anzi ne sarei stato felice. Fu così che Giacomo lasciò casa e rimasi nella sua stanza a occuparmi della tesina. Neanche uscirono dalla porta che sentii sua madre chiamarmi:"Fabiooo, puoi venire un attimo in stanza?", senza esitare mi recai da lei, si trovava sdraiata sul letto con un leggins corto nero e una canottiera grigia: "per favore puoi andare in cucina e prendermi il thè dal frigo, scusami se te lo chiedo ma a causa di questa caviglia non posso muovermi" e senza esitare accettai. Tornato in stanza, Annarita si era girata e messa a pancia in giù sul letto, mettendo in risalto il suo bellissimo sedere. Imbarazzato mi avvicinai e le consegnai il thè in maniera un po impacciata. Lei se ne accorse, rise e aggiunse:"Non avere vergogna,ormai ti ritengo un figlio adottivo" continuando a ridere. Fatto ciò le dissi che sarei ritornato ad occuparmi della tesina ma per qualsiasi cosa sarei stato a sua disposizione e non si sarebbe dovuta fare problemi a chiamarmi, non mi lasciò nemmeno finire che esclamò:"In realtà avrei un altro favore da chiederti, ma se per te è un problema dimmelo tranquillamente; potresti togliermi ...
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