Fotografo mia moglie
Data: 26/11/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: bull44, Fonte: Annunci69
E' la sera del nostro anniversario di matrimonio e per festeggiare siamo stati a cena in uno dei nostri ristoranti preferiti, e lei si è vestita sexy per me, come piace a me, e mi ha stuzzicato per tutta la serata.
Stivali neri, una gonna tipo longuette viola con lo spacco che fa spuntare il bordo della calza nera e una camicetta nera semitrasparente ricamata, sotto la quale ho intuito con eccitazione che indossa la guepiere che le ho portato per regalo dalla Francia, il mese precedente. Un lungo cappottino verde e il taglio dei capelli un po’ stile Valentina di Crepax completano lo splendido quadretto.
Abbiamo mangiato bene e bevuto ottimo vino, magari un po’ troppo, ma siamo allegri e si sa che il vino aiuta a giocare. Mentre guido lei mi sta deliziando con la sua arte, e io vado pianissimo, un po’ per rallentare i tempi, un po’ per evitare rischi. -Dai, fermati da qualche parte, amore, ho voglia di te.- Capisco il gioco, non vuole arrivare a casa. E oltretutto sa che a me piace ammirarla, e anche fotografarla. Non a caso, quando facciamo queste uscite, porto sempre con me la macchina fotografica. Cerco un posto dove fermarmi, e mi viene in mente un piccolo cimitero fuori mano, con un parcheggino. Passato il cartello della località Carraia svolto a destra e imbocco la strada che porta al piccolo parcheggio, sperando di non trovarci nessuno. La zona è abbastanza buia, ma c’è un auto parcheggiata, in fondo al parcheggio. Ci passo vicino per controllare, dentro non c’è ...
... nessuno, quindi completo il giro e mi metto con l’auto vicino all’unico lampioncino funzionante, uno di quelli a palla che fanno quella poca luce sufficiente a eccitarsi ammirando la propria donna. Ci baciamo appassionatamente, io le carezzo le cosce, il gancetto del reggicalze mi fa impazzire di eccitazione.
Scendo dall’auto e le scatto qualche foto dal finestrino abbassato, mentre lei ridendo inizia a prestarsi al gioco, scoprendo le cosce e aprendosi il cappottino. La invito a scendere di macchina e a mettersi in posa, non è molto freddo e lei non si fa problemi a togliersi il cappottino e ad appoggiarlo sulla panchina accanto all’auto. Le scatto decine di foto, quasi a caso, eccitatissimo mentre lei si sfila la camicetta nera, per poi calarsi la gonna e gettarla sopra al cappotto. E’ bellissima lì, in posa vicino alla mia auto, con indosso solo la trasparentissima guepiere nera che le ho regalato, che lascia vedere bene i suoi capezzoli turgidi per la frescura e la strisciolina di pelo minimalista sul pube. Continua a posare per me, lo sa fare bene anche se so che di solito la cosa la imbarazza un po’. Ma oggi forse ha bevuto più del solito, e si presta ancora più volentieri al gioco. Un rumore alle mie spalle attira la mia attenzione. Mi giro a guardare, e intravedo qualcosa che si muove, vicino all’auto parcheggiata dall’altra parte del piazzale. Mi sforzo di vedere meglio, è molto buio, ma noto due persone. Mi allarma, ma le due figure sono ferme, al di là dell’auto, ...