La moto e il telefono
Data: 20/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: tuonofragoroso, Fonte: Annunci69
LA MOTO SCIVOLA...
Ore 21, maggio 2014.
Aveva piovuto fino la notte prima, oggi il sole aveva fatto il suo dovere invece, la sera c'era un'aria fresca ma non fredda, quella che io chiamo la condizione perfetta, ne caldo ne freddo, fresco.
Sulla pelle il vento non infastidiva, ma piacevolmente accarezzava.
Nessuna vibrazione, il mio 4 cilindri in linea, 1400 centimetricubici, nipponico, ronzava leggero, sella comoda, braccia riposate nonostante la giornata impegnativa, più che correre sembrava di scivolare... tutto perfetto.
Giornata impegnativa, il Cadore, Longarone e la diga del Vajont... per un motociclista un giro che non annoia mai.
Mancano 40 chilometri, devo orinare, mi fermo su uno spiazzo buio, tipico slargo per far girare i camion, sterrato... non tolgo il casco, ovvio, solo i guanti, motore spento, silenzio, solo il tichettio del mio motore che si raffredda, luci spente.
Mi libero, era un po' che la trattenevo.
Mi risistemo, salgo sulla moto, primo guanto...
LEI
Mi scusi!
Eh? Chi parla nel buio?
Una voce femminile proveniva dalla fine del parcheggio..
Cavoli non mi ero neanche accorto, e io tranquillamente a disegnare degli 8 con lo zampillo della mia pipi'...bella figura...
Una giovane ragazza, leggermente larga di fianchi, capelli lunghi, viso regolare, mi si avvicina con un sorriso quasi eccessivo e io dentro di me: che vuole questa...
Più si avvicina più vedo un viso giovane da ragazzina, fianchi non così larghi ma ...
... un bel seno, sodo, senza reggiseno? chissà...
Ho perso la corriera, i miei mi ammazzano, non avrebbe da darmi un passaggio?
Fortunata più lei che ho un casco di emergenza nelle borse laterali o più fortunato io ad avere un passeggero cosi' interessante?
Ho un casco in più! Certo, le do un passaggio!
Ma perché le do del lei?
Cambio registro...
Ecco, mettilo su....
Prendo il casco, glielo porgo e glielo allaccio, lei un po impacciata mi sorride.
Che occhi.
Salgo in sella, le faccio cenno e lei leggera sale con una inaspettata disinvoltura.
Io attendo qualche secondo, voglio vedere se... chissà se lo fa...SI! YEAH!
Si appoggia a me, sento un seno duro sulla mia schiena, il sangue inizia a scorrere veloce dentro me, mi sto eccitando, il mio sesso inizia a premere sui pantaloni.
LE CAREZZE
All'inizio il viaggio è "statico".
Nessuna parola, nessun movimento, nessuna iniziativa.
Così per rompere il ghiaccio le chiedo come si chiama, Monica.
Di dov'è... (coglione te lo ha appena detto dove devi portarla...)
Che lavoro fa, quanti anni ha...
Mi sento quasi stupido a farle quelle domande, ma lei mi piace veramente, le sue risate, vado lentissimo, quasi oscenamente lento.
Voglio prolungare quel viaggio e poterle parlare senza sgolarmi.
Ma lei sorride... e l'unica domanda che mi fa e': vivi solo?
Per parlarle un po' ruoto il mio busto e appoggio la mia mano sinistra sulla sua gamba.
Lei non dice nulla anzi allarga ancora di ...