Margherita dolcevita -6° parte: finalmente corna!-
Data: 20/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoSguardoIndiscreto, Fonte: Annunci69
... mio? pensava Margherita con stupore e rabbia; quella parola aveva tuttavia scatenato il suo cinismo. "Amore mio?" aveva ripetuto "Non sono più una zoccola? no? C'è voluto che mi aspettassi tutta la notte pensando chissà cosa, che mi vedessi baciare un altro in macchina, per fati venire il cazzo duro?" tutte queste domande, che avevano già una risposta, per entrambi, Margherita le poneva sempre stringendo le palle del marito e spingendolo i mezzo alla sala, "Non è che ti piace l'idea di essere un cornuto? AHAHAHAH. Sì che ti piace cornuto! E allorra vediamolo quanto ti diventa duro solo pensando che mi sono fatta fottere da un altro" così dicendo lo aveva spinto leggermente lontano da lei e, poi, aveva ordinato "Su! Spogliati."
Nella mente dell'uomo-in-canotta si accavallavano i pensieri più diversi e contastanti: eccitazione, umiliazione, rabbia, vergogna, odio, ammirazione, e senza un riflesso razionale aveva cominciato a slacciare i pantaloni, la testa china, e li aveva abbassati alle ginocchia "Toglili del tutto" ordinava ancora Margherita, e lui eseguiva, restando con i suoi calzini bianchi ai piedi, le gambe nude e col pelo rado e disordinato, il maglioncino di lana marrone e le mutande indosso "Anche le mutande!".
Margherita, ora, s'era seduta su una poltrona, le gambe accavallate per sentire la fica di nuovo eccitata e per trattenere la sborra del suo Padrone.
Una volta nudo, lei poteva finalmente fare un confronto visivo tra il cazzo di Angelo ed il ...
... cazzetto di suo marito: no, non era solo suggestione quel senso di pienezza che aveva sentito quando Angelo le era entrato nella pancia, quando la scopava e, sì, forse ora capiva anche il motivo del dolore provato la prima volta che lo aveva preso nel culo.
"Hai le palle piene vero?" aveva chiesto "Su, sarò brava, ti faccio un regalo,prima di fati sborrare". Così dicendo Margherita aveva scavallato le gambe, le aveva aperte, curandosi di alzare il vestito sulle cosce, fino a lasciare scoperti il culo e la sua femminile intimità, si era portata sul bordo della poltrona e, indicando col dito, aveva detto all'uomo-in-canotta "Da bravo cagnolino, vieni a leccarmi la fica, così assaggi anche tu quello di cui ho goduto io".
Il marito, come se avesse ricevuto indicazioni, si era posto quattro zampe e si era avvicinato alla moglie, aveva messo la testa tra le sue gambe e aveva cominciato a leccare. Per quanto non lo avesse fatto che pochissime volte prima, aveva sentito un odore forte, molto più forte de solito e la sua fica era bagnata, bagnatissima. Margherita si godeva la lingua del suo "cane", però, più che del fatto che la stesse leccando, godeva del fatto che le stesse leccando la fica che poco prima un altro aveva fottuto e che era ancora piena di sperma. A questa idea la sua vagina cominciava a fremere, a spingere, a spingere fuori la sborra ed il marito,, che leccava sempre con maggior convinzione ed impegno, adesso sentiva sula lingua un sapore nuovo, un sapore "colloso" ...