1. Orgasmo al bar


    Data: 20/06/2020, Categorie: Masturbazione Autore: Phoenix93, Fonte: EroticiRacconti

    ... Arrivo tra le gambe, sfiorandomi appena. Mi sorprendo, sentendomi così tanto bagnata ed eccitata. Prendo coraggio e mi accomodo sul bancone, proprio di fronte alla porta. Sento il chiacchiericcio e il rumore di tazzine provenire dall’esterno. Allargo ancora le gambe e mi tocco con più decisione. Le dita scivolano sulla pelle umida e mi lascio sfuggire un sospiro che mi fa socchiudere gli occhi. Mi tocco ancora, con più sicurezza inizio a sollecitarmi il clitoride, disegnando dei piccoli cerchi con i polpastrelli. Le dita scendono ancora e affondano dentro di me. Una, due, tre volte, con forza e velocità. Le cosce tremano e il respiro accelera, non riesco a smettere ed aumento. Ancora, ancora e ancora. Mi abbandono contro il muro, con la mano libera mi alzo la maglia, supero il reggiseno e mi afferro un capezzolo caldo ed eretto. Lo stringo quasi con disperazione mentre i miei sospiri si fanno via via più forti. Mi schiaffeggio la figa ed affondo ancora con le dita, lo faccio più volte e non mi preoccupo più di soffocare i mugugni. Due colpi secchi sulla porta mi fanno sussultare. “Signorina tutto bene?”, riconosco la voce del proprietario. “Ssi.. Si!” riesco a gracchiare senza smettere di toccarmi. “E’ sicura? Ha bisogno di aiuto?” continua lui da dietro la porta. Non posso smettere di toccarmi, anzi, istintivamente lo faccio con ancora più vigore. Non rispondo di me, arrivo a sperare che il tizio spalanchi la porta e mi ...
    ... sorprenda a masturbarmi a gambe aperte. “No no grazie, il caffè mi ha un po’ scombussolato la pancia” dico in affanno. Non sono sicura che se ne sia andato ma me ne infischio e continuo a toccarmi senza ritegno. Sono fuori di me, immagino che sia dietro la porta a spiare dal buco della serratura, magari con il membro gonfio, stretto nei pantaloni, avido nel guardare la mia figa aperta e me, sconvolta e con il seno scoperto mentre mi tocco. Mi sento avvampare di calore, sento la pelle bruciare. Ad ogni tocco delle dita nel mio punto più sensibile sento l’intero corpo sussultare e bramare il godimento. Non mi do tregua, e mi masturbo furiosamente fino ad esplodere, soffocando le grida dell’orgasmo mordendomi il dorso della mano. Riesco a calmarmi a malapena e non riesco a non leccare via dalle dita l’abbondante miele del mio sesso. Mi rivesto, rintronata, senza molta cura. Mi guardo ancora nello specchio, rossa in viso e con i capelli in disordine. Esco dal bagno, non rendendomi conto di quanto tempo io sia rimasta lì dentro. Il proprietario è dietro al bancone, e finge indifferenza. Ma quando mi avvicino per restituire le chiavi il suo sorrisino è inequivocabile. “Arrivederci.. spero a presto”. Sorrido a mia volta, con innocenza e malcelata malizia. “Grazie”, rispondo sussurrando. “Ma grazie a te..”, è la sua risposta, mentre mi strizza l’occhio. Non vedo l’ora di tornare a casa per raccontare tutto al mio amico di penna. 
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