Episodio-2 l'ho tradito, pentimento e sensi di colpa.
Data: 21/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: coppiaestero, Fonte: Annunci69
... immaginaria, muovendomi con eccitanti movimenti del bacino.
Cosa ho fatto per meritare questo regalo? Mi ha chiesto. Nulla, ma pensa piuttosto a cosa devi fare per meritartelo. Tanto per cominciare, gli ho detto, devi comprarmi un paio di calze autoreggenti rosse per poterti dedicare un vero e proprio spogliarello, da 9 settimane e mezzo. Mi sono strusciata a lui come una gatta in calore, gli ho ondeggiato il sedere vicino al bacino e lui per un attimo ha allungato la mano ai miei fianchi e alle mie spalle, ma prima che potesse far altro mi sono allontanata e, seduta sullo spigolo della poltrona ho infilato la mano e lentamente ho abbassato e tolto le leggerissime mutandine, mi sono alzata e piroettando ho preso i lati della vestaglia e seguendo il ritmo di una musica immaginaria l’ho sfilata restando con le scarpe con tacchi infine avvicinatomi a lui, seduto sul letto gli ho accarezzato la faccia, le labbra, il torace e sono scesa, senza pudore, al suo basso ventre tastandogli l’inguine e trovandolo ben eccitato.
Ho infilato la mano ed ho estratto un membro duro come non mai, mentre una espressione incredula gli si dipingeva sul volto. L’ho accarezzato sfiorandolo con il palmo della mano, lentamente come avevo visto fare a Peppe, alternando all’esterno il dorso della mano ed all’interno il palmo della mano arrivando a sollevargli i testicoli scivolando poi la mano sull’asta dura fino all’apice. Ho dimostrato di aver subito appreso come si accarezza il cazzo di un ...
... uomo. Mi sono allontanata da lui sempre in un ballo immaginario con una sedia e poi, inginocchiandomi sulla sedia, di fronte allo specchio dell’armadio, gli ho detto di avvicinarsi.
L’ ha fatto senza togliersi il pigiama che nella parte anteriore mostrava il segno del cazzo duro con la stoffa alzata e stirata in fuori dall’interno. Il mio culetto strusciava sul suo cazzo e ha allungato le mani al mio collo, alle mie spalle ai miei fianchi spingendosi in mezzo alle mie gambe che subito si sono strette per imprigionarlo. Non ne ha potuto più, ha abbassato il bordo anteriore del pigiama e senza toglierlo ha spinto il suo uccello verso il mio nido, dopo avermi elargito una gradevolissima carezza all'anello grinzoso, con un piccolo movimento l'ho fatto scivolare dentro ingabbiandolo piacevolmente. È rimasto tutto dentro, fermo, immobile... lo avevo appena imparato. Ho confrontato dentro di me, da grande troia, il piacere dei due cazzi deducendo che tutto sommato erano identici, sublimi, fantastici e il pensiero di quanto ero diventata troia, ha scatenato ancora di più la mia libidine. Mi sono gustata a lungo la presenza del cazzo in figa poi con piccoli movimenti dei muscoli vaginali, ho incominciato a mungerlo. Oooohhhh, uuuhhhhmmmmm … godeva ad occhi chiusi, potevo vederlo nello specchio, si gustava la piacevole spremitura. Mentre io mi immaginavo davanti al duro cazzo di Peppe, cercando di capire se quella era la stessa espressione che avevo quando Peppe mi martellava in figa o ...