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Le voglie incestuose di una madre incinta
Data: 22/06/2020, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala
... bene.” Disse lei chiudendo gli occhi e lasciando che le mani del figlio continuassero nel massaggio, in effetti anche il resto del corpo sembrava rigenerato. Nei minuti successivi nel totale silenzio, intervallati solo dai sospiri di apprezzamento della madre , Marco massaggiò il piede, la caviglia le dita ed anche i polpacci. Avrebbe voluto salire molto più in alto con le mani, ma non aveva il coraggio di osare. Caterina nel silenzio, apprezzava il tocco del figlio, così rilassante e delicato, tanto che la sua fica, ormai dimenticata da tempo cominciò a bagnarsi. Con gli occhi chiusi pensava alle nottate di fuoco avute con il marito non più tardi di qualche mese fa, ed avrebbe desiderato che ora fosse lì per scoparla violentemente. Si accorse che forse stava eccitandosi forse troppo, quindi sposto il piede. “Grazie tesoro, sei stato fantastico.” “Mamma, quando vuoi sono a tua disposizione.” Rispose Marco, cercando di non mostrarsi troppo desideroso di tale pratica, e cercando di non muoversi troppo dalla sua posizione per non mostrare ulteriormente il bozzo che gli si era formato nei pantaloni. Anche se il figlio cercò di nascondere il gonfiore inguinale, Caterina non poté fare a meno di notarlo. Sorrise sommessamente alla consapevolezza di aver eccitato un uomo, anche se era suo figlio. La sera suo marito Paolo tornò a casa dalla trasferta di lavoro. Appena giunto in camera Caterina gli si buttò letteralmente addosso. Aveva anche indossato un paio di autoreggenti sperando ...
... che la vista delle calze potesse aiutarla nel suo intento. Gli abbassò i pantaloni e iniziò a spompinarlo con tale voglia e maestria che in un attimo il cazzo del marito era diventato turgido e duro. Allora Caterina gli disse: “Adesso scopami come una troia!” “Amore..” disse Paolo bloccando la testa della moglie in modo che non interrompesse il suo lavoro di bocca. “Lo sai che non mi sento a mio agio farlo con la data del parto così vicina.” “Magari potresti indurmi al travaglio.” Ribatte lei con la bocca piena. “Sarebbe troppo presto.” Ribatté lui. Questo era il problema avuto nella gravidanza precedente. L’idea di mettere a rischio il bambino lo bloccava completamente. “E’ una sciocchezza e tu lo sai, te l’ha detto anche il ginecologo. Su, scopami e basta, ne ho maledettamente bisogno.” “Te l’ho detto.” Disse lui sentendosi in colpa. “Non ci riesco.” Allora Caterina giocò l’ultima carta che aveva nella manica. “E’ forse perché sono grossa e poco attraente?” “No amore.” Replico il marito sapendo che doveva dosare al massimo le parole. Del resto non è che avesse preso molti chili, poi a lui le tette grosse piacevano, era proprio un suo blocco psicologico. “E’ Proprio per il motivo che ti ho detto, e che continuo a ripeterti.” “Ma vaffanculo, sei proprio stronzo.” Sbottò Caterina uscendo arrabbiata dalla camera. Marco, che, solo nella camera si stava masturbando dando sfogo a tutte le situazioni eccitanti accumulate durante la giornata, sentì sbattere la porta e capì che il ...