1. La rivincita


    Data: 23/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999

    Guardando là non credo in sostanza ai miei occhi: il tuo corpo &egrave lì che giace abbandonato su quello che resta del tuo giaciglio, le lenzuola sono sparpagliate come dopo una battaglia senza quartiere, le tue braccia allungate sopra la tua testa, i polsi uniti fra loro e assicurati alla testiera del letto con le tue stesse calze. Io osservo al presente il tuo seno ancora formoso ondeggiare debolmente sotto la spinta del respiro, rotto dalla tempesta che t�ha appena attraversato sconquassandoti, la tua pelle lucida sotto un sottile velo di sudore, i capelli neri appiccicati sulla fronte. Dopo esamino i tuoi occhi chiusi, quegli occhi di carbone che tante volte m�avevano addolorato e straziato trafiggendomi con altera e sprezzante severità, ma che poche ore fa ho visto sbarrarsi per la prima volta nella sorpresa e nella paura di subire la mia furia.Tu solamente una volta solamente avevi usato la violenza fisica: la prima, quella notte in cui avevi deciso che era giunto il momento d�affondare il colpo decisivo, mentre nel salone della villa di tuo padre gl�invitati alla festa per il tuo ventottesimo compleanno, si godevano spensieratamente tra di loro la quieta ebbrezza della solita serata di bella gente. Ebbene sì, confermo, proprio tu che m�avevi chiesto di seguirti nel garage e lì ti eri impadronita definitivamente e selvaggiamente di me, perché attirarmi e rimorchiarmi infine nella stanza da letto sarebbe stato troppo noioso e sgradevole, sarebbe risultato assai ...
    ... scontato e superato per i tuoi sensi mai sazi, però attualmente eccomi qua inchiodato sulla portiera della tua jeep con le tue dita lunghe e nervose che premevano sul mio petto stringendomi i capezzoli attraverso la camicia, assieme alla tua lingua che m�invadeva soffocandomi, la tua coscia che s�intrufolava tra le mie gambe facendomi mugolare contro la mia volontà.Nella penombra della rimessa, con il calore del tuo corpo addosso, la mia mente fu attraversata in un lampo dalle immagini della crudele e lenta tortura alla quale m�avevi acutamente sottoposto nei mesi precedenti in ufficio: quegli sguardi che scivolavano rapidi ma carichi di significato su di me, in quanto si perdevano in un punto indefinito e sfuggente, sorrisi lanciati da un lato all�altro della sala per le riunioni, nel tempo in cui ridevi allusivamente in mezzo ai colleghi, senza peraltro dimenticare altresì quel modo ostentatamente insinuante e malizioso che avevi di sfiorarmi, se per caso in quella giornata avessi espresso in modo bendisposto il mio vivo apprezzamento per l�abito che portavi indosso. Lo ammetto, esattamente lì, mentre le tue mani frugavano il mio corpo e la tua bocca respirava il calore della passione sui miei occhi chiusi, io rivedevo quel tremendo pomeriggio di passione, quella lunghissima e spietata riunione sul bilancio in cui ti eri deliberatamente seduta, in modo tale che il mio sguardo non potesse fare a meno di capitare sulle tue gambe accavallate, lasciate intenzionalmente scoperte dalla ...
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