1. Strani incontri


    Data: 24/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Lesbo Dominazione / BDSM Autore: iset60

    ... detto, circa il modo in cui avevo in passato concluso affari, cio&egrave concedendomi, andando a letto con estranei o clienti, sia per scelta che per obbligo o necessità.Il fatto che lei sapesse o che potesse sapere cose che ritenevo segrete e riservate o dimenticate, mi faceva sentire in una posizione di inferiorità e mi metteva a disagio.Ripensandoci avrei dovuto fare presa su Nicola: catturarne l'attenzione, distrarlo, convincere entrambi puntando , poi, sulla mia professionalità, giocando tutto sulla mia competenza, compresi gli argomenti richiamati proprio da Alessandra.Decisi per presentarmi in versione donna dinamica, vestita in maniera professionale: gonna grigiochiaro ma attillata ,collant ,scarpe aperte con il solito tacco 12 anch'esse di colore grigio, una camicetta abbastanza scollata e di colore bianco,giacca corta e in tinta: borsetta e occhiali, di colore nero, al pari della cinghietta dell'orologio e della cover dello smartphone, mentre anelli e bracciale erano di oro bianco con brillantini, orecchini e collier idem. Ovviamente niente di sfarzoso ma che doveva dimostrare la credibilità della mia posizione, anzi eventuale posizione all'interno dellastruttura organizzativa di Alessandra e Nicola: dovevo in ogni caso essere visibile ma senza sovrappormi o mettere in ombra, almeno per il momento, Alessandra.Prima di uscire inviai una mail al Dott. Carlo con il resoconto degli incontri e le mie impressioni.Pensavo che a casa di Alessandra sarei stata notata solo ...
    ... da lei e dal marito, salvo imprevisti.Arrivai in perfetto orario e lungo il tragitto mi ero fermata da un fioraio per comprare dei fiori per la padrona di casa e una bottiglia di prosecco per lui: pensai di restare su una posizione neutra, senza strafare ma mi seccava andare a mani vuote. Diverso sarebbe stato se fossimorimasti all'incontro in ristorante, ma ormai ero davanti all'ingresso della loro villetta e suonavo il campanello.Si illuminò il videocitofono e il vialetto d'ingresso, si aprì il cancello che,superatolo, richiusi.Feci una ventina di metri e mi ritrovai Alessandra che mi accolse con un invitante sorriso.Io:" Buona sera Alessandra..."Lei: "Monica, prego si accomodi. E' puntuale, una bella dote che apprezzo."Io:" Questo &egrave per lei e questo per suo marito."Alessandra prese i fiori e la bottiglia di vino e disse:"Non doveva preoccuparsi, non era il caso. Comunque , grazie per il pensiero."Mi fece cenno di seguirla e ci spostammo dall'ingresso in un stanza dove c'era un divano angolare con delle poltrone, il tutto in pelle di qualità di colore nero: entrando notai alle pareti dei quadri che sembravano di valore.Lei: "Metto il vino in fresco e torno fra un minuto. Intanto si accomodi pure dove preferisce."Mi accomodai su un lato del divano e accavallai le gambe.Pensavo a lei come a una donna che era fortunata ,nel senso di avere del denaro che le permetteva di poter fare qualcosa, ma doveva essere anche una persona intelligente e scaltra, e forse anche influente ...
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