1. La bufera di neve


    Data: 24/06/2020, Categorie: Incesti Autore: mimma_goose

    ... dalla bocca sino ai seni ancora eccitati.� Scusami amore. Non sono riuscito a resistereLei mi guarda senza toglierlo dalla bocca e avidamente risucchia tutto il caldo elisir, poi mi sorride. � Adoro il tuo seme, puoi venire quando vuoi, nella mia bocca.E riprende a succhiarlo, le mani e la sua calda bocca, danno nuova vita al mio cazzo.Poi la faccio distendere sopra di me per un 69. Prendo a leccarla tra le cosce, proprio lì alla fichetta, era già eccitatissima e bagnata e mentre lecco, la sorpresi a spingere il bacino avanti ed indietro accompagnando i miei colpi di lingua che andavano dalla vagina al clitoride.� &egrave magnifico quello che mi fai � e cominciò a gridare.Riprende in bocca il mio cazzo, iniziando a succhiare la cappella, da dei leggeri colpetti con la punta della lingua.Non smettevo un attimo di leccare e succhiare quei favolosi sughetti. Ed il mio cazzo &egrave di nuovo in tiro.� Accidenti come mi piace, continua così &egrave bellissimo, sei bravo, oh sì, sì vai avanti non fermarti.Esplode in un fantasmagorico orgasmo.La rigiro di nuovo. La metto a cavalcioni sopra la mia pancia. Il mio cazzo sfiora la sua fichetta, come a chiedere il permesso di entrare. L'attiro verso di me e prendo a leccarle quelle sue belle tette piene e turgide. I capezzoli sono come bottoni, duri e morbidi insieme. Riesco a mettere in bocca buona parte della mammella, succhiando a lungo, pensandolo pieno di latte che mi nutre, schiaccio il capezzolo contro il palato, mungendolo. Con ...
    ... voracità passo da una tetta altra.Poi mi fermo perché non volevo venire di nuovo in bocca. Lei sembra un po' delusa, ma la delusione durò solo un attimo. Mi sposto sopra di lei, le apro le gambe e dirigo il cazzo tra le grandi labbra. &egrave già bagnatissima, gronda umori a tutto spiano per gli orgasmi che ha avuto, lo metto all'ingresso della fica e spingo velocemente. Un dentro fuori rapido, quasi violento. Sono al limite. non resisto ulteriormente.� Sì, ora ti riempio, Claudia� ti sborro dentro� ancora�Perdo il senso della realtà, sento solo che sto per sborrare di nuovo in lei; e lo accompagno con le viscere, con la mente e col cuore, quell�orgasmo incomparabile. Esplodo come un vulcano in attesa da secoli, la inondo col mio seme e le mi urla addosso tutto il suo godimento.Sbatto più volte con violenza la cappella contro il suo utero, che non da più segni di sofferenza; sento il mio seme esplodere dentro e scorrere verso l�utero allagando tutte le pieghe della vagina.Mi abbatto su di lei quasi a corpo morto. Sono ben sveglio, però, lascio che il mio cazzo perda pian piano vigore, pur restando ancora fin troppo grosso, per la sua giovane fichetta.Siamo entrambi esausti. Ci addormentiamo abbracciati, sotto una bella trapunta di piume. Fuori la tempesta ulula con violenza.Ci svegliamo la mattina dopo. La tempesta non vuole saperne di placarsi. Mi alzo per primo e vado a fare la doccia. Il letto &egrave un disastro, sporco di sperma. Speriamo che lo cambino. Ma soprattutto ...
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