1. Aria pura e benefica


    Data: 24/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... immaginare. Mentre scendevamo sul sentiero con l�aria gelida cominciavano a piovere i primi goccioloni, mentre i tuoni rimbombavano nella vallata alpina, le pietre sul sentiero cominciavano a diventare scivolose e la pioggia diventava via via più insistente e intensa. Il sentiero prima facile e invitante, diventava adesso assai pericoloso soprattutto nei passaggi più esposti verso lo strapiombo, dal momento che camminare diventava alquanto avventato e rischioso: occorreva trovare un riparo al più presto e fermarsi in attesa che il cielo e la montagna avessero scaricato le loro forze devastanti. All�istante mi ricordai d�una piccola baita che avevo notato durante la salita, quella baita veniva utilizzata dai pastori come riparo nei periodi estivi e se fossimo riusciti a raggiungerla avremmo potuto ragionevolmente ripararci e sfamarci.L�intensità della pioggia aumentava sempre di più ed eravamo ormai bagnati fino nelle ossa, non erano mancate infatti durante la discesa un paio di scivolate, che per fortuna non avevano portato né conseguenze né effetti. All�improvviso al massimo dell�acquazzone s�intravedeva in lontananza la sagoma della baita: accelerando il passo per quanto possibile ci trovavamo in breve davanti all�uscio, provavamo a bussare però nessuno rispondeva. Soltanto allora ci rendevamo conto che la porta era stata chiusa dall�esterno con un grosso lucchetto, decidevamo così di mettere in atto un�operazione non priva di rischi: avremmo rotto un vetro della piccola ...
    ... finestra e da lì ci saremmo introdotti all�interno della baita. Se fosse arrivato qualcuno ci saremmo scusati, spiegando la situazione e avremmo pagato i danni. Del resto che cosa potevamo fare con quel tempo? Detto e fatto: trovata una pietra per rompere il vetro avevamo agevolmente scavalcato in fretta il davanzale ed eravamo entrati. L�interno era abbastanza accogliente, pur se estremamente sobrio, in quanto c�era l�indispensabile per cucinare oltre a un grande camino con di fronte un ampio giaciglio di paglia, accendemmo in seguito il fuoco e ci togliemmo i vestiti bagnati stendendoli ad asciugare. Per fortuna grazie allo zaino in nylon, la nostra attrezzatura da montagna non era bagnata, perciò ci asciugavamo approssimativamente con un telo preso nello zaino e ci rivestimmo con quanto avevamo. Una volta terminata l�operazione indossavamo entrambi soltanto un maglione di morbida lana e un paio di calzoncini corti di ricambio, mentre la nostra biancheria intima faceva bella mostra di sé, vicino alla fiamma del camino. Che bella mangiata, in realtà erano solamente due panini e un po� di cioccolata, ma con la fame che avevamo ci pareva un pranzo da re. Il temporale non cessava d�intensità e dopo mangiato ci sdraiavamo sulla paglia di fronte al camino, intanto che il fuoco ardeva e crepitava e i tuoni di fuori risuonavano violenti. Entrambi ci guardavamo spesso negli occhi e ci scambiavamo un lunghissimo bacio tra i bagliori del fuoco nel camino. A un certo punto ti facevi più ...
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