Al cinema - Racconti Erotici

Al cinema

... alla sua giacca in un’estasi continua che sfiorava l’orgasmo senza mai arrivarci, era ben attento affinchè questo non avvenisse, non voleva perdere quello che per lui era fonte di piacere, vedermi quasi supplicante, col timore di far troppo rumore…

Ormai non mi preoccupavo della poca gente intorno a noi perché mi fidavo ciecamente del suo giudizio, era chiaro che aveva scelto le poltrone per poter controllare tutta la sala e che il suo invito al cinema non era stato affatto casuale e questa sua intraprendenza, la capacità di sorprendermi, il suo modo di essere gentile e pacato ma con qualcosa dentro di torbido, le sue fantasie oscene, mi fecero eccitare ancora di più.

Ero ormai in balia delle sue mani, dei suoi baci… ma il film si interruppe alla fine del primo tempo, giusto il tempo di abbassare la gonna e le luci si accesero.

Mi sorrise e mi guardò col suo sguardo dolce e profondo, io sorrisi imbarazzata immaginandomi di essere tutta scompigliata o con segni evidenti che alla luce dei faretti tutti avrebbero notato ma mi ...

... strinse le spalle e mi baciò delicatamente la fronte…

In breve le luci si spensero di nuovo e tutto ricominciò come se non fosse mai finito, solo che ora la sua mano passò dietro la mia schiena, invitandomi a sollevare le natiche, rubando gli umori che grondavano dalla vagina per passarli all’ano, inumidendolo e rilassandolo, stuzzicandolo, tanto che in breve sembrava fosse lui stesso ad aprirsi chiedendo di essere penetrato.

Ormai ero fuori di testa, mi stava letteralmente scopando con le mani, portandomi vicinissimo all'orgasmo ma fermandosi un attimo prima, mi sentivo riempita completamente e senza ritegno mi offrivo alle sue voglie…

Il film terminò, io sentivo che avrei potuto sciogliermi da un momento all’altro, mi cinse le spalle e mi accompagnò all'uscita, verso la macchina.

“Non era un granchè il film che abbiamo scelto”

“no, per fortuna, non ci siamo persi molto”

“vuoi bere qualcosa?”

“volentieri, per riprendermi”

“riprenderti, era giusto quello che stavo pensando di fare…”

Continua…forse :)

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