1. INSIEME... nell'intimità


    Data: 26/06/2020, Categorie: Incesti Autore: tear_sapphire

    Mi chiamo Francesca, ho 21 anni e vivo in una città toscana a 20 minuti di macchina dal mare. Non vi svelerò il nome di questo paesino,ma vi dirò che quando la primavera è già inoltrata ed il profumo dell'estate comincia ad aleggiare nell'aria, si trasforma in un luogo quasimagico con atmosfere velate di una bellezza paradisiaca. Forse lo stò elogiando troppo? No, non credo... se per caso ci capitaste, sonosicura che pensereste lo stesso. Sono innamorata del mio paesino, di casa mia, i suoi tramonti e le sue albe, il mare in lontananza e,dall'altra parte, i monti che fanno capolino.Quello che stò per raccontarvi è ciò che mi è successo più o meno un anno fa. L'anno scorso vivevo ancora in casa con mio fratello e miasorella, che poi si è trasferirono entrambi per lavoro circa sei o sette mesi fa. Per dirla tutta, in casa nostra vivevano i miei genitori, miofratello e mia sorella, ed un ragazzo che aveva in affitto la stanza degli ospiti... in realtà non è che fosse proprio in affitto, era più un lontanocu gino di un altro cugino lontano che aveva bisogno di un alloggio e mia madre, per non lasciarlo in strada, si era offerta di ospitarlo inquella stanza che nessuno usava, a patto che lui collaborasse con le bollette.La routine quotidiana era abbastanza monotona per tutti noi, tranne che per mio fratello. Lui aveva 26 anni ed era alto circa 1.90, capellichiari, occhi sciurissimi e penetranti come saette e...piuttosto "esuberante"... Passava fuori tutte le sere e tornava ...
    ... alle 4 di mattina per poisvegliarsi alle due di pomeriggio, in tempo per mangiare gli avanzi del pranzo. La cosa non divertiva molto i miei genitori, che più volte, loammonirono di trovarsi un lavoro "serio". Lui aveva già un lavoro, ma era uno di quelli che difficilmente i genitori concepiscono come tale.Ogni giorno, quando mio fratello si svegliava per andare in sala da pranzo, nostro padre diceva lui: - Guarda cosa sono sempre costrettoa vedere... Mio figlio che non combina nulla della sua vita... Dimmi un pò, ma tu non lavorerai mai? Certo che no, sei roppo fannullone. Ioalla tua età avevo già 12 anni di lavoro alle spalle e non come quello che tu chiami "lavoro" - diceva enfatizzando la parola con un tonoinfantile - ma lavoro vero, nei campi... Se tuo nonno fosse ancora qui, ti prenderebbe per le orecchie e ti sbatterebbe in mezzo ad uncampo a lavorare come si deve!"Ogni giorno, finito di mangiare, sentivo da camera mia, papà che strillava e, qualche volta, mio fratello che rispondeva. Ma a Miguel (cosìlo chiamavo anche se il suo nome di battesimo era Michele... ma secondo me Miguel lo completava con quel fascino mediterraneo di altreterre), nulla importava. Lui lavorava al computer e faceva lavori differenti per diverse aziende: dalla grafica di siti web, allaprogrammazioni di specifici per la gestione aziendale di altre... aveva cominciato come hacker... ed era piuttosto bravo, tanto che da casamia poteva entrare in altri computer e rubare dati ed altre cose simili. ...
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