Il destino di Matteo, divenuto Lucrezia- Capitolo 2
Data: 27/06/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Lucre1235
... vedere così la casa, Simona ha subito capito che quella sera si faceva sul serio e in tono malizioso mi ha chiesto "Che intenzioni hai?", "solo offrire una cena ad una splendida designer". Tra battute e risate la serata è scorsa piacevolmente e verso le undici quella maledetta gatta morta mi si avvicina e sedendosi sulle mie gambe mi chiede "Quale è la ricompensa che ti devo per una serata così?", "secondo te cosa mi merito?" e senza neppure aspettare la risposta mi ha messo la lingua in bocca e le braccia intorno al collo. Poi staccandosi e guardandomi negli occhi mi dice "direi che abbiamo aspettato anche un pò troppo! non perdiamo più tempo!" e così facendo prendendomi per mano mi ha portato in camera. Una volta lì si è spogliata rimanendo soltanto in mutande e reggiseno e mi ha fatto accomodare sul letto, mi ha slacciato i pantaloni e me li ha tolti insieme alle mutande. Risalendo dal ginocchio con baci languidi è arrivata al mio arnese. Da lì ha cominciato un pompino da pornostar professionista guardandomi sempre fisso negli occhi con sorrisini diabolici e leccate degne di un calippo. il mio uccello, per quanto non esagerato, era gonfio all'ennesima potenza e se avesse continuato ancora un minuto le sarei venuto in bocca. Da esperta quale evidentemente è, si è fermata e, una volta spogliatasi completamente nuda, si è messa a pecorina su una cassettiera e mi ha invitato ad inginocchiarmisi dietro per leccarle sia la figa che il buco del culo. "bagnameli bene, perchè poi ...
... voglio che me li ripassi per bene". Obbediente, mi sono inginocchiato ed ho iniziato, a colpi di saliva, ad umettarle lo sfintere e le grandi labbra, affondando più volte la lingua all'interno titillando il clitoride. la porcellina godeva come una pazza lanciando gridolini di piacere e chieddendomi anche di sditalinarla. Così alla lingua ho aggiunto dapprima un dito, poi due ed infine tre. Sia nel culo che nella figa. Lei, stravolta, mi ha fatto alzare e dopo avermi brevemente ripassato l'uccello, si è posizionata alla pecora sul letto e perentoriamente mi ha detto "Cosa aspetti, sbattimelo dentro! cominciamo con la passerina, poi mi sfondi il culo!" Senza farmelo ripetere ho iniziato a pomparla nella sorca con sempre maggiore foga e quando ho sentito che stavo per venire, ho tolto la verga, l'ho posizionata sul buchetto anale e con due o tre colpi le sono entrato nel retto. Sebbene fosse più stretto, mi sono bastati pochi minuti per scaricare due o tre fiotti di sborra nelle sue viscere e dopo averlo estratto , me lo sono fatto ripulire per bene a colpi di lingua. Esausti ci siamo addormentati così sul letto. Da quella sera il nostro rapporto di convivenza si è fatto quindi più consistente senza però rendere formale la cosa e questa nuova sessualità mi ha fatto solo che bene. Gli altri sanno che tra noi c'è qualcosa di più di una convivenza, ma nessun chiede o vuol sapere di più, facendosi la propria vita. Il bello di questo villaggio è proprio questo: nessun pettegolezzo ...