1. In Treno a Firenze


    Data: 29/06/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Mia Sempre, Fonte: EroticiRacconti

    Il treno è partito alle 7.41 puntuale, un moderno Freccia Rossa, viaggia veloce e silenzioso. L'arrivo previsto 58 minuti dopo a Firenze, anche se con le cuffiette non sentirei alcun rumore. Mi sono scaricata un po di musica tra cui “Firenze” di I.Graziani, la conosco a memoria da sempre ma adesso andando verso Ponte Vecchio assume un sapore diverso. Guardo fuori dal finestrino e l'alba rischiara la pianura, la nebbia che si leva dalla terra, le nuvole rosa pallido sotto un cielo azzurro mi fanno sperare in un tempo clemente. Poi come mi capita spesso quando lascio andare i miei pensieri, la mia fantasia corre libera e senza freni e mi lascio andare ad immagini di scene lascive, nelle quali do sfogo alla mia essenza di porca SUBitrice. Questi treni moderni ed ultra rapidi però mi limitano la fantasia, che però essendo tale posso ovviamente modellare a mio piacere ed ecco che il caldo e veloce Freccia Rossa si trasforma in uno di quei treni regionali anni ‘80. Stesso tragitto all'alba in una carrozza fredda, con quei sedili in pelle logora e puzzolente, il corridoio stretto con affacciate le cabine con i posti a sedere, cerco il mio, 3D carrozza 6, lo individuo e mentre mi avvicino noto affacciati al finestrino 3 militari, intenti a fumare la loro sigaretta, chiedo scusa passando proprio fra di loro ed aprendo la porta scorrevole nel poco spazio che c'è senza volerlo urto, o meglio, struscio il mio culo di 40 enne sui culi dei tre soldatini, i quali non sembrano affatto ...
    ... dispiaciuti, infatti gli parte una risata e qualche commento in un dialetto che non mi fa capire ciò che si sono detti ma ho inteso comunque che il mio strusciare gli era notevolmente piaciuto. Entro nello scomparto, mi accomodo al mio posto, noto oltre a me già seduto un vecchio intento a leggere il suo quotidiano, pochi minuti, il tempo di finire le loro sigarette ed entrano anche i tre giovani militari. Accavallo le gambe lasciando intravedere i collant umidi sotto al vestitino,i tre non si perdono la scena scambiandosi occhiate d'intesa. Ad un tratto uno dei tre, con i capelli ben rasati ma una folta barba nera, chiede scusa al vecchio, che nn toglie gli occhi dal suo giornale, e si siede proprio in mezzo a noi. Incitato dai due amici mi chiede se viaggio sola, rispondo di sì, aggiunge che è un peccato e se desidero compagnia, di nuovo accenno ad un si con la testa, non faccio in tempo a dire niente che sento la mano del giovane sulle mie cosce che si infila golosa e affamata della mia carne. Non pongo nessuna resistenza anzi scavallo le gambe per facilitare il suo cercare. Gli altri due seduti difronte noto che sono eccitati perché si stanno toccando, il vecchio alza lo sguardo e capendo ciò che accade lascia lo scomparto scocciato. Appena restammo soli, un secondo militare mi si avvicina costringendomi ad aprire le gambe appoggiandole ognuna su di una gamba dei due, il terzo si inginocchia veloce e mi strappa un po le calze creando un buco, gemo di piacere cercando i cazzi ...
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