1. Pianerottolo per il paradiso


    Data: 01/07/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: LuciRosse, Fonte: RaccontiMilu

    I nostri dirimpettai stavano eseguendo dei lavori di ristrutturazione nel loro appartamento, essendo all'ultimo piano, non ero abituato a tutto quel fermento che c'era in quei giorni, e anche i rumori erano abbastanza fastidiosi. Ma ben presto capii che certi rumori avevano natura diversa da quella che ci si aspetterebbe.Gli operai, due ragazzoni neri molto muscolosi, arrivavano la mattina presto: verso le sei erano già in piena attività e svegliavano anche noi dell'appartemento di fronte e la fortuna volle che solo noi condividessimo il pianerottolo con la famiglia Borromeo, i proprietari. La famiglia era composta da padre, madre, Augusto figlio undicenne e Laura, studentessa universitaria. Le nostre famiglie erano molto vicine, mai un litigio su nulla, e con i figli c'era sempre stato un bel rapporto, in particolare con Laura si era instaurata una bella amicizia, anche perchè siamo coetanei, al di la della quale nessuno dei due era a riuscito a vedere altro, nè un fidanzamento nè attrazione fisica.La mattina i due genitori uscivano presto, subito dopo aver accolto gli operai, Augusto andava a scuola accompagnato dai genitori, e Laura rimaneva a dormire, sola in casa con gli operai, alzandosi più tardi per mettersi poi a studiare. O almeno cosi pensavo.. Una mattina, verso le nove, mentre stavo studiando, notai che i rumori erano molto più forti del solito: in particolare sentivo sbattere con insistenza vicino al muro che condividevamo, che si trovava anche nella mia ...
    ... stanza. Stizzito, decisi di andare a chiedere agli operai se potevano fare meno rumore, o comunque di chiedergli per quanto tempo ne avevano ancora. Uscii sul pianerottolo, stavo per bussare ma decisi che era inutile, visto il casino che facevano, e siccome la porta era appannata, entrai. Mi diressi verso lo studio, che sapevo essere la stanza da dove provenivano i rumori e, sulla soglia rimasi imbambolato. Vidi Laura tutta nuda, a novanta gradi che si reggeva alla scrivania che poggiava al muro presa nel culo da uno dei negri che affondava pesanti colpi da dietro, vidi il cazzone che entrava e usciva dal buco bianco dilatato a dismisura della povera ragazza, le palle penzolanti che le sbattevano sulle chiappe arrotondate, mentre la bocca della troia era impegnata ad ingoiare il bastone dell'altro nero: con una mano si reggeva al tavolo che veniva sbattuto al muro sotto i colpi pesanti del negro inculatore, mentre l'altra mano reggeva l'asta enorme dell'altro, per facilitare l'ingoio della mazza nera, altrimenti impossibile da ciucciare per colpa dell'inculata. La puttana non mugolava perchè non voleva destare sospetti, e per evitare di ingannarsi, probabilmente cercava di tenere sempre la bocca occupata. Dopo un pò mi videro e sembrai rompere quell'idillio,appena si accorsero di me si staccarono l'uno dall'altro: i due neri rimasero con le loro anaconde penzolanti tra le cosce, mentre Laura cercò di coprirsi, evidentemente molto imbarazzata. Cinse i seni con il braccio, ma non ...
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