Una serata in discoteca
Data: 28/11/2017,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu
... il cazzo durissimo appoggiato a me e sicuramente anche gli altri due non erano da meno.Baciava bene quel ragazzo e io lo lasciavo toccare tutto quello che voleva, si soffermava più che altro sul mio culo sodo, ma scendeva anche volentieri sulle cosce.Ad un certo punto mi gridò qualcosa all�orecchio che suonò come un invito a prendere una boccata d�aria. Mi prese per mano e mi portò fuori dalla discoteca. Nel silenzio dell�esterno mi disse: �Sono Luca, piacere�.�Io sono Giulia�, risposi. Intanto mi stava guidando verso il parcheggio, arrivati ad una macchina mi disse: �Ti va di fare un giro?�.�Mi piacciono i ragazzi con le idee chiare�, mi dissi, poi risposi: �Certo!�.Guidò per qualche minuto ed io mi sentivo già bagnata all�idea di scopare con lui. Si fermò in posto appartato e tirò indietro al massimo il suo sedile. Iniziò a baciarmi con voracità, infilando subito la mano sotto al mio vestitino rosso che mi arrivava a malapena a coprire mezza coscia e toccandomi fra le gambe. Ero bagnatissima. Scostò il mio tanga rosso trasparente sul davanti e molto ridotto sul dietro.Io aprii a tastoni i suoi jeans facendo guizzare fuori il suo cazzo duro. Al tatto mi sembrava di dimensioni normali, ma soddisfacenti.�Maiala Giulia! Adesso me ne esco anche io dalla discoteca�, pensai. Ero stupita che Roberta non fosse ancora uscita.Feci capire al mio nuovo ragazzo che ballare non mi bastava più, così uscimmo. Saltando i convenevoli ci dirigemmo in fretta verso un vicoletto buio poco ...
... distante.�Speriamo che sia libero�, pensai sapendo che era frequentato da numerose coppiette. Stando attenti ai preservativi usati, raggiungemmo un angolino buio ed iniziammo a baciarci, sentivo le sue mani palparmi su tutto il corpo, soprattutto sul sedere coperto solo da una striminzita culottes azzurra e con i bordi di pizzo, mi aveva tirato su il tubino nero, e sulle mie tette grandi. Scese a baciarmele, tirandole fuori dal reggiseno intonato con le mutandine che le conteneva a malapena, io gettai la testa indietro e gemetti abbastanza forte. Cercai con la mano il suo pacco trovai il suo cazzo duro già fuori dai pantaloni. Lo afferrai e iniziai a segarlo piano. Lui mi mise la mano fra le gambe e spostò le mutande toccandomi la figa bagnata.�Sono rimasta l�ultima!�, pensai mentre il ragazzo mi portava fuori dalla discoteca. �Mi chiamo Giovanni�, mi disse mentre camminavamo verso al parcheggio.�E io sono Roberta�, risposi. Ero eccitata e non avevo voglia di parlare. Salimmo in macchina e fece per mettere in moto, ma io lo fermai mettendogli una mano sul cazzo. Sentii che era ancora duro.�Stiamo qui, tanto siamo in un posto isolato�, gli dissi. Eravamo in effetti al margine del parcheggio e c�erano pochissime macchine vicino a noi.Ci baciammo intensamente, intanto lui mi palpava le tette. Dopo poco mi tirò giù il vestito ed iniziò a baciarmi i capezzoli, non portavo il reggiseno. Io ero molto eccitata e trovai subito la cerniera dei suoi pantaloni. Il suo cazzo era bello grosso, ...