1. La seconda volta


    Data: 03/07/2020, Categorie: Etero Autore: Signorina M, Fonte: RaccontiMilu

    Fece l�ultimo pezzo di strada prima di entrare nel portone velocemente, a passi rapidi e ampi, per raggiungere casa il prima possibile. Era notte fonda, aveva bevuto e già fatto troppo, ma non era stanca. Anzi era vigile e pronta. Era eccitata.La serata che si apprestava a concludere era stata divertente, ma la sensazione di calore che le proveniva dalle mutande e dai capezzoli irrigiditi nell�attesa l�avevano provata. Ora poteva sentire solo le labbra della sua figa, gonfie e bagnate, pronte e desiderose di affetto.Aveva riso, scherzato, flirtato e lasciato che il desiderio la accompagnasse ancora, come faceva da giorni. Erano alti e bassi, un prurito che andava e veniva durante l�arco della giornata, a seconda dei pensieri. In ufficio la cosa continuava, sotto la gonna, imperterrita che la giornata fosse di quelle complicate, sia che si trascinasse indolente fino a sera. Le prendeva il grilletto, subito dopo le grandi labbra, poi la parte più disponibile della sua figa, e alla fine si insinuava su fino in fondo, e la faceva desiderare solo di essere penetrata. Una mattina si era persino svegliata da un sogno erotico - purtroppo interrotto, ed era anche troppo tardi per un solitario prima di alzarsi.Flash dal week-end precedente le si affollavano nella mente insieme agli odori, le sensazioni sul proprio corpo, gli umori e il sudore che avevano condiviso per quella breve ora. Era stato carino, quasi dolce, ma soprattutto l�aveva lasciata eccitata. Il sesso del primo ...
    ... appuntamento spesso &egrave così, promettente ma mai abbastanza spinto e rilassato da tirare fuori ogni energia. Infatti le energie le aveva solo moltiplicate e rese resistenti a qualunque passatempo provato per neutralizzarle. Anzi l�aver deciso di distogliere i pensieri sostituendoli con altri non aveva avuto alcun successo. Altro sesso già conosciuto e troppo prevedibile l�aveva lasciata solo incuriosita di farne ancora, di nuovo, e con lui. Giochetti solitari l�avevano solo convinta che la carne era davvero meglio. E così aveva atteso, impaziente e ubbidiente fino alla prossima serata, e alla seconda volta.Sicura di sé, la voglia che le era rimasta addosso l�aveva spinta in modo sfacciato a proporsi per un altro incontro, che ci sarebbe stato. E finalmente era arrivato venerdì e lei aveva la faccia di un bambino il giorno di Natale. Libera dai dubbi del Se e Quando si godeva quello del Come ed ogni frenesia mentale si convogliava in un�unica sensazione di bagnata inquietudine. Parlava, domandava, ascoltava e si lasciava trasportare dalla musica, ma in tutte quelle ore della sera il pensiero correva a quella notte nella sua camera da letto in penombra e all�immagine della schiena di lui riflessa nello specchio. Grande, forte, intenta a scoparla - e presto di nuovo sua.Un drink di troppo, l�ultima canzone, una sigaretta ed ora era lì, che parcheggiava, camminava rapida davanti all�edicola, poi alla pizzeria, girando l�angolo, percorrendo il marciapiede di casa verso di lui.Era ...
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