1. La seconda volta


    Data: 03/07/2020, Categorie: Etero Autore: Signorina M, Fonte: RaccontiMilu

    ... felice ed il bello doveva ancora venire, e sorrideva mentre gli andava incontro e armeggiava con la serratura della porta. Due scalini e aveva le sue mani addosso che la stringevano e le toccavano il seno. Altri due gradini e quel bacio continuava, le mani che si muovevano per cercare le curve del suo corpo, spalle sportive, braccia muscolose, culo sodo e allenato.Si infilarono in ascensore, scivolarono lungo il corridoio, si gettarono sul letto senza staccarsi mani e bocca di dosso. Lei premeva il suo corpo contro quello di lui, voleva sentire quello che aveva tanto immaginato. Voleva godersi quel momento di eccitazione che passa fra la tensione del �prima� ed il �durante� del sesso. Era forse il momento più bello e più intenso, quando ogni angolo di pelle brama di partecipare a quello che sta per succedere. Quando il grilletto si infiamma al solo strusciarsi contro i pantaloni, quando i capezzoli diventano duri e chiamato una bocca che li baci Quando non hai voglia di guardare, di parlare, di pensare a null�altro che alle sensazioni che stai provando. Il massimo, ed insieme il momento più difficile, quando la figa chiama ed ogni goccia di sangue si raduna e la riempie ma non abbastanza e il senso di vuoto diventa insopportabile. Nessuna pausa, nessun sospiro, nessun movimento se non quello per farsela infilare tutta e sentire la punta del cazzo che ondeggia e tasta le pareti. Respirava ...
    ... ansimando ed il cuore batteva talmente forte da renderla euforica, ilare e buffa.I loro sguardi si cercavano ed indugiavano in quello strano attimo di intimità. Le piaceva che lui potesse leggerle in volto tutti quei pensieri, quella voglia, quello stato di grazia. Andarono avanti un po� ad annusarsi senza infrangere le posizioni, in attesa che l�altro pronunciasse le parole che in due volevano sentire. E poi scoparono, fecero l�amore, si baciarono, scoparono di nuovo e scherzarono guardando i loro corpi che ancora non conoscevano. Sentiva il suo peso tutto sopra di lei, e poi i muscoli delle sue cosce che la sbattevano da dietro, gocce del suo sudore che le scorrevano sulla faccia.Si abbassò felina per leccargli l�uccello, per onorarlo e farlo sentire bello, al centro dell�universo come solo una ragazza può fare mentre ti fa un pompino con devozione. Lo guardava mentre glielo prendeva in bocca e se lo spingeva in fondo, poi lo massaggiava con la lingua e lo accarezzava con le mani bagnate. Voleva che lui la vedesse bene mentre amava il suo cazzo e lo prendeva con desidero. Voleva che lui non si perdesse nulla di quell�immagine di potere e di annientamento. Voleva solo che lui le tenesse la testa e la guidasse, la tenesse giù per scoparsela in fondo. Voleva che la tensione si liberasse, in un soffio sulla sua lingua calda, mentre lo mangiava e lo aveva in gola, mentre gli sussurrava�auguri� 
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