1. L'ostaggio (CAP 5)


    Data: 03/07/2020, Categorie: Etero Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    L'OSTAGGIO (CAP 5) Nella tenda troneggiava una vasca da bagno che due donne, completamente velate, stavano provvedendo a riempire di acqua calda. La spogliarono, soffermandosi anche loro a guardare il suo cespuglietto dorato, e la invitarono a gesti ad entrare in acqua. Non se lo fece ripetere, ne sentiva un bisogno fisico, e si lasciò andare mentre le donne avvicinarono un tavolinetto pieno di boccette ed ampolle che mandavano un profumo celestiale. Sentì le mani della donna che le strofinavano la schiena con una morbidissima spugna, passò poi ai seni e scese fra le cosce: sentirsi accarezzata così dolcemente la rilassarono completamente, allargò le gambe e lasciò fare, dopo aver guardato negli occhi scuri della sua ancella (del resto erano l'unica cosa visibile delle sue fattezze) che le sembrò fare un segno d'intesa. Forse si tratteneva un po' troppo fra le sue gambe e lo sfregamento proseguiva; si abbandonò e la lasciò fare sino a che non fu squassata da un orgasmo che colse di sorpresa la donna. Gli occhi sorrisero, la fece alzare la coprì con un lenzuolo di lino con il quale la asciugò, la fece poi sdraiare su un lettino e le spalmò sulla schiena e sulle natiche oli profumati e rinfrescanti per combattere le brutte striature rosse che ancora persistevano sulla sua candica pelle. Infine la rivestirono di veli trasparenti, le acconciarono i capelli e la fecero indossare il niqab che le lasciava liberi solo gli occhi. Fu fatta rifocillare e poi fu lasciata sola nella ...
    ... tenda. Sara rimuginava su quanto accaduto, si avvicinò cautamente all'unica apertura della tenda, ma vide che era ben sorvegliata da un energumeno che con gesti nervosi la costrinse a rientrare. Scese la sera e dopo la cena a base di carne di agnello e datteri due donne velate la prelevarono e la accompagnarono alla tenda di quello che doveva essere il capo del villaggio: la lasciarono in piedi a questo uomo “nero” di cui si vedevano solo gli occhi, di un nero inquietante ed allo stesso tempo vivaci. ;” Posso sapere il suo nome?” Le chiese in un inglese un poco scolastico, ma perfettamente intellegibile. “Sara, e sono un medico dell'organizzazione medici senza frontiere. Sono stata rapita da Mohamed, torturata ed ora vorrei tornare al mio paese:l'Italia!” L'uomo si scopri il volto dimostrandosi un giovane di circa trenta anni, con una barbetta ben curata e con un sorriso che mise in mostra dei denti perfetti ; “Avevo chiesto solo il tuo nome, non tutta la tua storia. Il mio nome è Aamir e devi sapere che ti ho comprata da Mohamed; so che per voi occidentali sono pratiche barbariche,ma qui da noi è una prassi normale e debbo dire che mi sei costata anche parecchio, ora fai parte del mio harem e ti lascerò alle altre mie mogli perchè ti spieghino quali sono gli obblighi di una moglie-schiava araba!” Sara cadde in ginocchio pregandolo di liberarla, ma come risposta ricevette un gesto annoiato con cui fu congedata, mentre entravano euforiche due donne che si gettarono su Aamir e lo ...
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