1. Il ritorno all'anormalità 2


    Data: 04/07/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Maks, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo aver sbottato contro di me in maniera rude e scomposta, tradendo i suoi sentimenti per Sara, Marta tornò sui suoi passi, scossa da quella verità. Sopprimere sentimenti, arrendersi all'incapacitá di governare i propri istinti, delegare a terzi la propria felicità, tutto pur di neutralizzare pulsioni omosessuali forse inaccettabili alla coscienza. Appena rincasati le saltai addosso, con la foga e la determinazione di un crociato al ritorno da una guerra santa. Marta si lasciava fare, succube dei miei demoni, come una bambola di pezza pronta a soddisfare ogni iniziativa, come una vittima consenziente che attende finalmente il suo stupro. Ci baciavamo, le leccavo la pelle del collo, intorno alle labbra, i capezzoli. La palpavo senza ritegno né delicatezza alcuna, le divaricavo oscenamente le natiche mentre l'altra mia mano le penetrava maleducatamente la bocca. Mia moglie riceveva sbavando, offrendosi, sporgendosi ai miei gesti di lussuria. - Sei una sgualdrina, guarda, guardati come godi a farti toccare come una puttana! Volevi andare a leccarti la figa di quella lesbica, vero? No, invece, starai con me perché tu adori il cazzo, vuoi segarlo, leccarlo, ti faresti sborrare in faccia, sulle tette, ovunque...- sproloquiavo. Mia moglie annuiva eccitata mentre io tirandole i capelli le concedevo di inginocchiarsi di fronte al suo idolo e di goderselo tutto in bocca. Raccolsi con un dito i liquidi seminali cosparsi sul bordo della cappella e li offrii in sacrificio alla lingua ...
    ... avida di mia moglie, ordinandole quindi di ripulirmi per bene tutto il membro. Vederla dall'alto svelava particolari dei suoi lineamenti ancor più meravigliosi: gli occhi celesti incoronati da lunghe ciglia, il nasino all'insù, le labbra disegnate. Il contrasto che si creava tra lo squallore dei gesti e quei suoi tratti così delicati rendeva ancor più eccitante e perversa la situazione, incitandomi a infierire: - brava troia, ciucciamelo bene che adesso arriva un mio amico... così fai vedere anche a lui come sei brava, ok? - Marta si scompose impercettibilmente e aumentò l'intensità del pompino - Ci servi qualcosa da bere mezza nuda, ti siedi in mezzo a noi e se gli piaci ti farai vedere e palpare come vuole... - ascoltava gli umilianti ordini più arrapata che sorpresa, vogliosa di realizzarli - se vuoi gli fai vedere pure la fica, va bene? Dimmi, gliela farai toccare, ti piacerebbe? - Totalmente in balia del desiderio, Marta esprimeva il suo assenso a quelle sconce proposte con gemiti che trasmettevano piacevoli vibrazioni al mio uccello, rigonfio come il bicipite di un body builder. Puntuale come in un film, arrivò la risposta del mio amicone, l'atleta maledetto: "Che dici Ste? Guarda che sto facendo jogging, ci metto un attimo ad arrivare ma un bel po' sudato! Chi hai sotto mano?". Lessi e incalzai Marta a spompinarmi meglio, con tono di rimprovero: - dai bella, dai che arriva Kamil! All'udire quel nome, il nome di una persona vera, sentii che un brivido la percorse da capo ...
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