1. Non credere ai maschietti


    Data: 05/07/2020, Categorie: Etero Autore: WriterVM18, Fonte: Annunci69

    ... come le scarpe, erano bagnati e ad ogni passo un brivido di freddo le scorreva lungo la schiena.
    
    Arrivò alla porta e le scappò una risata sonora: "Hai le lampadine rosse?".
    
    "Sì così abbiamo la stanza a luci rosse" rincarò ironicamente Ivano mentre la avvolgeva con il suo corpo abbracciandola.
    
    La sensazione di toccare la pelle di Lucilla, morbida liscia e dal buon odore, era sempre eccitante. Lei così piccola rispetto a lui, che la sua testa negli abbracci poggiava sul petto del fidanzato.
    
    Avvicinando il suo viso verso le labbra di Ivano, cercò il bacio.
    
    Fu un bacio pieno di passione, le due lingue si inseguirono e strusciarono. Ogni tanto prendevano fiato dandosi dei piccoli bacini a labbra chiuse ma era solo una pausa.
    
    Ivano la accompagnò verso il letto, lei si distesa cercando il cuscino.
    
    Ora la situazione si stava surriscaldando.
    
    Lui dalla grande esperienza sapeva dove voleva arrivare e ci avrebbe messo tutti i mezzi leciti per farlo; Lucilla, ancora vergine, era da un lato emozionata e titubante dall'altro sentiva che anche le sue intimità reclamavano di più.
    
    Le mani del ragazzo si soffermarono sui seni della fidanzata che ...
    ... ancora indossava una magliettina sottile.
    
    "E' perfetto questo seno, amore" la rassicurava lui mentre palpava, roteava e pressava in quella zona.
    
    Lei tolse il reggiseno con dei veloci movimenti "toccami, non la maglietta".
    
    Gli succhiò il collo "entra le mani dentro, ci penso io a togliere la maglietta".
    
    Così vogliosa, entrò con prepotenza e passione e con i palmi afferrò le soffici mammelle.
    
    Di reggiseno portava una coppa B, nonostante non fosse generosa c'era ugualmente tanto da amare. Quando l'ultimo bottone fu via, le labbra di Ivano si chiusero attorno ad un suo capezzolo, succhiò guardando l'amata negli occhi.
    
    Le piaceva, questo lo rassicurò.
    
    "Ti amo" le sfuggì delicatamente dalla bocca mentre era in estasi.
    
    Lui prese quelle parole come incoraggiamento a fare del suo meglio, così dedicandosi all'altro capezzolo lo avvolse cercando di prendere quanto più seno possibile tra le sue labbra.
    
    L'aveva cotta a puntino, le si leggeva dai suoi occhi.
    
    Così Lucilla l'abbraccio e massaggiò percorrendo con le mani l'addome, infiltrandosi con le dita sulle linee degli addominali. Poi gli salì di sopra, stavolta era lei a "dominarlo".
    
    1di2. 
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