1. Una storia quasi vera


    Data: 07/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Himeros 1963, Fonte: EroticiRacconti

    ... delle colonne del portico. Due uomini corpulenti a viso coperto s’intromisero nel nostro relax e iniziarono a dettar regola con violenza, deturpando la pace che albergava nel nostro animo con risonanti ordini e relativi gesti. In men che non si dica bloccarono Mario ammanettandogli polsi e caviglie mentre roteavano su di lui sinistri manganelli. Le donne urlando spaventate con il cuore in gola cercarono di alzarsi e scappare, ma immediatamente furono sospinte nuovamente sui lettini e in quella posizione obbligate a zittirsi intimidite dai manganelli ad altezza viso. Uno dei due si avvicinò, mi strattonò e mi urlò di star tranquillo minacciandomi con un coltellaccio. Non reagii e rimasi pacato ad ascoltare. L’uomo più alto si girò verso Mario e gli mollò un manrovescio con determinata durezza. Poi si voltò verso Monica ed Anna, le costrinse a girarsi e legò i polsi con dei legacci ad entrambe. L’altro mi spinse dentro casa e mi impose di aprire la cassaforte che avevo nello studio. Con molta calma l’aprii e mi spostai di lato. Lo guardai attentamente, mi dava l’impressione fosse più giovane dell’altro uomo. Anch’egli mi guardò e abbozzò un sorriso velato dal collant che aveva sul volto, poi dopo aver ripulito la cassaforte mi spinse nuovamente verso il portico. Trovai il “grosso” seduto comodamente sul lettino che avevo lasciato libero che giochicchiava con il manganello contro il viso di Mario. Mario aveva il volto arrossato dai colpi subiti e l’espressione era molto ...
    ... atterrita. Le donne erano sdraiate a pancia in giù, le mani dietro la schiena e le gambe ciondolanti. Il “giovane” mi disse, posando il sacco della refurtiva a terra, che prima di andare avrebbero volentieri mangiato e bevuto qualcosa. Fui seguito prima in cucina dove si prese alcuni panini avanzati da prima, delle birre e un pezzo di torta, poi mi condusse nel salone dove prima aveva adocchiato una bottiglia di Jack Daniel’s e se la mise sotto il braccio. Tornammo fuori. Il giovane si sedette sul lettino di Monica e iniziò a sbocconcellare dopo aver alzato leggermente la calza dal viso, l’altro grosso si alzò prese una birra e ne trangugiò più di metà in un solo prolungato sorso senza nemmeno scostare la calza. Si avvicinò a mia moglie la obbligò a bere un lungo sorso dalla bottiglia di Jack e fece lo stesso accostandosi a Monica che trangugiò con avidità due lunghi sorsi. Si sedette nuovamente vicino ad Anna e dopo averle nuovamente fatto bere il Jack, con la punta del coltello, iniziò ad alzare il bordo della tunica all’altezza del ginocchio. L’alzò fino a sotto il culo, pressappoco dove arrivavano le mani legate di Anna. La guardò a lungo e poi guardò Monica che impietrita mi lanciava sguardi di terrore. Il “giovane” le diede una pacca sul culo liberando un gridolino soddisfatto. “Sai che mi è venuta voglia di far qualcosa di divertente” le disse osservandola con lascivia. “Già.. perché non ci facciamo fare uno spettacolino da queste due?” rispose a tono il “grosso” e così ...
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