1. Come tutto ebbe inizio


    Data: 09/07/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Coppia4050, Fonte: Annunci69

    ... immediatamente un’erezione, una di quelle che ti fa male tutto l’apparato genitale, tanto è potente. In macchina concordammo che non avremmo fatto nulla quella sera ma, dentro di noi sapevano che, non sarebbe stato così. La coppia ci aspettava in una berlina tedesca grigia davanti al locale, non ci saremmo potuti sbagliare. Immediatamente prima di giungere al luogo concordato, le chiesi se fosse eccitata e, contemporaneamente allungai le mani fra le sue cosce. Lei era bagnatissima ma esclamò, quando le chiesi se lo fosse, un bel “no affatto” ma, lo fece con quel suo classico sorrisino da "finta" santarellina che la diceva lunga a chi, come me, la conosceva bene. Perché lei è così, nega sempre, a volte anche l’evidente, e non si smentì nemmeno quella volta. La mia erezione, se possibile, divenne ancora più forte. Parcheggiammo e li vedemmo. Anche loro ci riconobbero e si fecero avanti, presentandosi. Una coppia un po’ più grande di noi, lei una gran bella donna, fine, elegante dai capelli neri, corti e dall’aria sorniona; lui biondo, alto, slanciato e con un sorriso radioso.
    
    Entrammo ed ordinammo una bottiglia di rosso, un Barbera superiore, ritrovandoci presto a chiacchierare come vecchi amici. Sara e Michele erano due cinquantenni che dimostravano almeno dieci anni di meno, erano nel giro da una decina di anni, avevano due figli ormai universitari, e nel loro profilo sul sito una decina di feedback che ne esaltavano, a ragione, bellezza e classe. Erano anche dei magnifici ...
    ... oratori e furono prodighi di consigli e di aneddoti, alcuni anche molto spinti, che contribuirono, complice anche il vino, a farci sciogliere ed anche a farci eccitarei ulteriormente: B. ne approfittò per mettermi una mano sul cavallo dei pantaloni e, scoprendo che la mia erezione era ancora lì mi guardò in maniera strana, così passai anch’io una mano tra le sue gambe, e sfiorandola sentii, attraverso il pizzo del tanga, che era un lago. Evidentemente i discorsi di Michele e di Sara, avevano fatto impennare anche la sua di eccitazione, la cosa mi piacque parecchio. Data la situazione, ci parve quindi del tutto naturale accettare di continuare la conversazione a casa loro, con buona pace di tutte le cose concordate prima.
    
    Abitavano in una bella villa isolata su di una collina, circondata da un piccolo parco, avevano un bellissimo giardino ed una cantina fornitissima, Michele propose di continuare col Barbera e noi, accettammo volentieri: ormai eravamo in ballo ed entrambi avevamo voglia di ballare. Restammo in giardino, Sara si sedette di fronte a me ed iniziò a guardarmi negli occhi sempre più di frequente, non sapevo come muovermi era una situazione nuova per me, per noi. Mi venne in soccorso B. dicendomi che aveva voglia di fumare e se potevo darle una sigaretta. Così facendo si alzò, venne accanto a me e mi omaggiò di un bacio lungo, voluttuoso e bollente così, tanto per ribadire a Sara che, al momento, ero ancora una sua esclusiva proprietà. Michele si offrì di fumare ...