1. Impaziente per quello svago


    Data: 12/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... perché lei era nuda davanti al suo sguardo inflessibile. Con un gesto involontario e istintivo lei si era ricoperta velocemente il seno, aveva occultato i capezzoli sodi provocati dai brividi dell�acqua e aveva abbassato la testa arrossendo in viso:�Sei entrata nelle mie terre. Qui tutto m�appartiene, io non ti conosco, chi sei? Alza la testa e fatti guardare, vieni qua� - rivolgendosi verso di lei con un tono autoritario, fiero e irriducibile.Lei intimorita, ingenua e incantevole come una sirena cominciò ad avanzare verso la riva, abbracciata a sé stessa per la sconcezza e per la vergogna del momento, mentre con la voce tremante tentava di rabbonirlo mentre pronunciava:�Oggi &egrave una giornata rovente, sono venuta qua per rinfrescarmi, non immaginavo che qui ci fosse qualcuno. Le chiedo unicamente una cosa, la scongiuro: non riferisca a nessuno né ai miei genitori che mi trovavo in questo luogo, in quanto mi castigherebbero volentieri�.Lui raccolse un telo da terra e s�avvicino, infine lei lasciò che lui l�asciugasse. Oltre la stoffa lui sentiva il suo corpo morbido, il seno giovane, ingrossato e abbondante fra le mani e poi i fianchi sui quali grondava l�acqua dei capelli. Nessuno l�aveva mai toccata così, lei non seppe parlare, quasi perse il respiro e lo lasciò fare senza opporsi. Il fiato sul collo le stava sciogliendo sapientemente ogni pudore residuo, perché quell�odore aspro e penetrante del suo corpo le ammaliava interamente i sensi. Quel fuoco dentro che partiva ...
    ... dalle viscere fino ad arrivare in gola le bloccava ogni istinto di difesa, mentre le mani di lui seguivano con scioltezza il profilo del suo corpo, in tal modo sentendola così arrendevole e rassegnata lui la sdraio sull�erba: con una mano le teneva la testa accompagnandolo verso la terra e con l�altra le accarezzava il suo foltissimo e pelosissimo pube. Lui la squadrava, con un sussurro la baciò sulle labbra imprimendole una leggera pressione, i suoi occhi lo supplicarono ancora, mentre tutti i muscoli del corpo agivano in sintonia sciogliendosi. Sotto i raggi di quel sole prepotente e sovrano, lei adesso era lì, in balia del tumulto di quell�inatteso e di quell�insperato piacere. La sua lingua esploratrice le riempiva la bocca, la sua mano fra le cosce era impegnata ad allargarle le gambe, le dita pronte a sfiorarla, come finora solamente lei stessa aveva compiuto, fino a farle piegare la schiena dal piacere. Lui la voleva tutta: voleva tastare, adulare e succhiare ogni centimetro della sua pelle, infilarsi in ogni angolo e cogliere la consistenza d�ogni muscolo di quell�adorabile e grazioso corpo fino a sedurla insidiandosi nell�anima.Lui in quel prodigioso frangente ne ingoiò il sapore, ne inalò l�odore scendendo e risalendo su quelle morbide colline abbandonate al sole: si soffermò per baciarla lungo il compiacente collo, succhiò a lungo i suoi capezzoli stringendole i seni rigonfi fra le mani, sfiorò i suoi addominali e il sue ventre caldo, baciò il suo ombelico, fino a ...