1. il diario di Arianna


    Data: 13/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu

    Ciao a tutti. Mi chiamo Arianna ed ho trent'anni.Ho deciso di pubblicare un mio diario dove racconterò certe mie avventure non proprio liete.Prima di iniziare la narrazione, vi parlerò un po' di me per spiegarvi che tipo di persona io sia.Allora, come ho appena detto ho trent'anni, sono sposata da diversi anni ed ho un bambino piccolo che, quando lavoro (a da qui sono venuti tutti miei problemi), affido a mia suocera.Vivo in un paese della Puglia (non posso essere più precisa e il perché lo capirete quando inizierò a raccontare) e mio marito fa il camionista.Spesso si dice che i camionisti sono tutti cornuti perché non stanno mai a casa. Beh, io non sono quel tipo di donna, anche perché sono innamorata di lui e non tradirei (o dovrei dire non avrei mai voluto tradire) mio marito.Ora vorreste sapere com'è il mio aspetto, vero?Sono una ragazza normale, magra ma non troppo, specialmente per i seni, che sono abbastanza pronunciati, della serie non mi occorre il reggiseno imbottito, tanto per capirci. Ho i capelli castani, non troppo scuri, portati lunghi e lisci e tutti mi dicono che mostro un po' meno della mia età, forse anche perché non mi piace vestire dasignora, ma preferisco le cose più giovanili, tipo jeans e minigonne (ma non troppo mini, perché sono comunque una donna sposata che vive nel sud), magari mettendo, quando è il caso, scarpe con il tacco alto.Ma torniamo ai miei guai, iniziati più o meno due anni fa.Un giorno viene mio marito e mi dice che il titolare della ...
    ... ditta dove lavora, cerca una nuova segretaria.�Potresti farlo tu�, mi dice.Ed io obbietto che ho il bambino da guardare.�Se ne potrebbe occupare mia madre, glie lo accennato e le farebbe piacere.�Poi ha cominciato con la faccenda della crisi, che sarebbe meglio lavorare tutti e due, che sarebbe un peccato sprecare il mio diploma, insomma alla fine mi ha strappato un sì e, il giorno dopo, mi sono presentata da Vito, il suo principale.Non mi è mai piaciuto troppo, è un tipo sui 55 anni e, nonostante abbia parecchi soldi, perché la ditta di trasporti gli rende bene, ha un brutto aspetto, anche perché mangia sempre e con gli anni è diventato grasso.Beh, mi sono detta, non ci devo mica uscire, devo solo andare a lavorare da lui.Me lo ricordo ancora quel primo incontro, io ero arrivata in anticipo, avevano messo dei jeans strappati che mi piacevano tanto (meglio evitare la minigonna) ed una maglietta un po' scollata.Lui è stato gentile, mi ha spiegato di cosa si trattava e mi ha detto l'orario che dovevo fare e la paga, bassina, perché qui nel sud fanno metà e metà (cioè metà regolare e metà in nero), ma tutto sommato poteva rappresentare un discreto incremento per il bilancio della nostra famiglia.Per tutto il tempo ho avuto l'impressione che cercasse di sbirciare nella scollatura della maglietta ed ho pensato: meno male che non ho messo la minigonna.Il giorno dopo ho iniziato a lavorare.Ordini, bolle, fatture, non era una cosa difficile per me che ho studiato ragioneria, anzi lo ...
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