1. Lo Spazio del Master - quarta parte -


    Data: 13/07/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mandy99, Fonte: EroticiRacconti

    ... piacevole - - Come ti senti? Hai sete? - - Sì Padrone, la sua schiava avrebbe sete - Luca si allontanò per un paio di minuti, tornando con un grosso bicchiere pieno d’acqua. Glielo avvicinò alle labbra facendo in modo che lo bevesse tutto. - Questa schiava ringrazia il Master - Una delle regole prevedeva che Eleonora non dovesse mai usare il suo nome quando era sola con lui, assolutamente vietati i pronomi possessivi, specialmente nei confronti del Master. Doveva riferirsi a sé stessa definendosi solo “schiava”, parlare in terza persona, rendere esplicito il fatto di non possedere e decidere alcunché. - Ora ti toglierò i morsetti dai capezzoli… e ti farà molto male… ma durerà pochissimo, credimi. Dopo ti slegherò i polsi, ma ti servirà qualche minuto per riguadagnare l’equilibrio. Mi metterai le braccia intorno al collo e non ti preoccuperai di nulla - Il dolore provocato dalla rimozione di quei morsetti fu tanto intenso quanto breve, alla fin fine sopportabilissimo. Come prima volta, sarebbe comunque stato normale che Eleonora non riuscisse a mantenere il contegno richiesto, eppure, riuscì a dissimulare completamente la sofferenza, sempre guardando Luca. Qualche altro istante e si ritrovò con i polsi liberi, abbracciata al Master. In bagno c’erano quasi 30 gradi, ma per via della stanchezza e del rilassamento Eleonora iniziò ...
    ... a sentire freddo. Luca lo aveva previsto e le subito mise sulle spalle un plaid, poi, cingendole la vita con un braccio, l’accompagnò fino al divanetto, dove la fece sedere. Se la prese sulle ginocchia e la coccolò per diversi minuti, minuti che Eleonora apprezzò moltissimo, crogiolandosi in quelle carezze. Servirono circa venti minuti perché tornasse completamente in sé, ma quando tutto fu nuovamente normale, il contesto tornò ad essere quello tipico della relazione Master/schiava. - Adesso scendi dal divano e ti metti in posizione... veloce. - Scattò rapida e si mise prontamente in ginocchio sul tappetino, seduta sui talloni, ben dritta col busto, le ginocchia separate di tre spanne, il dorso delle mani sulle cosce, la bocca socchiusa e lo sguardo a terra. - Molto brava, il Master è davvero soddisfatto di te - Quando il moschettone del guinzaglio fu nuovamente agganciato al suo collare, Eleonora non solo comprese di appartenere al “Padrone”, ma si sentì come protetta. Una sensazione piacevole, rilassante, confortevole, che ricordava di aver provato l’ultima volta solo moltissimi anni prima, quando era ancora una bambina. Nulla la stava distraendo, non c’era alcuna stimolazione sessuale, non era impegnata a divincolarsi dalle corde, non c’erano colpi di frusta. Semplicemente, la sua mente era sgombra, leggera quanto una piuma. 
«123»