1. Rick


    Data: 15/07/2020, Categorie: Trans Autore: Edytrav, Fonte: Annunci69

    ... “Basta sistemarsi” disse, “stai bene, alzati”. Mi osservò e sollevato l’orlo del vestito cominciò ad accarezzarmi il sedere. Per sorreggermi d’istinto lo abbracciai mentre lui, come se fosse la cosa più normale, mi infilò la lingua in bocca. Ora, l’idea di baciare un uomo non era scontata, all’epoca non avevo simili automatismi, paradossalmente per me era più facile fare un pompino. Subito, e senza accorgermene, mi ritrovai stretta nella sua morsa, allacciata alla bocca, ancorata dietro e bloccata davanti. Non potei fare altro che indirizzare l’unica mano libera sul suo membro. Prima accolsi nel palmo l’intero scroto, lo riempiva, poi iniziai a segarlo delicatamente … con la mente lo associavo a quei tubi per l’irrigazione dei campi. Da sempre desideravo cimentarmi con simili attrezzi ma la consapevolezza di avere a che fare con un “cazzo del genere” mi angosciava e mi eccitava allo stesso tempo. Mi fece sedere sul divano e in men che non si dica mi ritrovai la sua cappella tra le labbra. Era quello che volevo, vederlo crescere e gustandomelo dal vivo. Con la lingua iniziai a prendermi cura del glande mentre le mani massaggiavano quella specie di polpettone, sempre più grosso e duro. Lui mi osservava dall’alto, come un professore valuta un’alunna. Superato il primo impatto mi decisi a prenderlo in bocca lasciandolo scivolare dentro. La riempiva e non sapevo come fare, quando provavo ad affondare lo sentivo trattenermi e poco pratica, incespicavo, pastrocchiando con la ...
    ... saliva. Era esaltante quella confidenza, avrei dovuto preoccuparmi ma più andavo avanti e più mi sentivo disinvolta, eccitata e vogliosa di giocare. Impugnarlo faceva un certo effetto e a forza di mungerlo era diventato spettacolare. Seduto sul divano, mi disse di continuare in ginocchio sul tappeto. Mi posizionai tra le sue gambe. Mi guardava mentre cercavo di dimostrare tutto il mio valore, ed io guardavo lui, vogliosa di approvazioni e complimenti … i suoi grugniti furono il miglior incoraggiamento. Il desiderio e l’emozione mi mandavano fuori giri, volevo fare bella figura ma avevo come l’impressione di sbagliare tutto. Mentre mi arrabattavo su quella specie di monolite la sua voce e le sue mani lentamente mi portarono in un altro mondo. Dopo avermi fatto sbollentare sul suo gingillo ci alzammo. Mi fece girare e con la disinvoltura di un consumato Don Giovanni sciolse, sfilando il lembo legato al collo, il fiocco del vestitino, che scivolò a terra. Sollevai, uno alla volta, i tacco 12 ai miei piedi e mi smarcai dall’indumento. In silenzio restavo lì, in autoreggenti, perizoma e reggiseno. Mi baciava le spalle e le braccia mi cingevano per la vita, sorridendo le accarezzavo, piegando la testa dal piacere … wow! Poi mi sussurrò di mettermi in ginocchio sul divano. Eccitata e stordita mi misi nella posizione desiderata. Abbassò il perizoma alle cosce e prese a massaggiarmi il sedere, le mani aprivano i glutei e le dita si facevano strada. Ci siamo, pensavo, adesso mi scopa, avevo ...