1. Rick


    Data: 15/07/2020, Categorie: Trans Autore: Edytrav, Fonte: Annunci69

    ... come la sensazione che si stesse gustando la scena, mi sentivo ispezionata nell’intimo e la cosa mi procurava vampate di calore e di piacere. Con la testa infossata tra le braccia aspettavo con palpitazione il momento in cui mi avrebbe trafitta e invece, del tutto inaspettata, sentii la sua lingua … fu come una specie di crash! Di colpo cessarono le tensioni, inarcai la schiena e accompagnato da un sottile gemito, spinsi il fondoschiena verso quella fonte di piacere. Fu un gesto di assoluta intimità, l’umido e il morbido contrastavano con il ruvido del pizzetto regalandomi sensazioni intensissime, mai provate prima. E’ difficile spiegare cosa si prova, ti senti santa e porca allo stesso tempo, un qualcosa di inaudito e animalesco. Avevo le guance rosse e non riuscivo proprio a razionalizzare il momento, i pensieri si sovrapponevano alla massima velocità, mi stava rendendo pazza e alla sua totale mercé. Ma chi è quest’uomo così capace e sicuro? … mi domandavo. Pasteggiò sul mio culo per il tempo desiderato poi le mani ripresero a ispezionarmi. Questa volta mi stava preparando veramente, con una mi teneva aperte le natiche mentre l’altra infilava con maestria prima una e poi due dita umide di gel.
    
    Rick è un maschio alfa, prima che con il corpo ti scopa con la testa, ti fa capire dove ti vuole portare e quello che vuole da te e quando realizzi rimani folgorata perché ti rendi conto che è proprio quello che desideravi. A quel punto sei sua, docile e devota. Non ci puoi fare ...
    ... più nulla, piace e imbarazza allo stesso tempo ma è così, remissiva abbassi le difese e lasci fare. Quando reputò la situazione pronta per la monta, prese un preservativo, lo apri e mi chiese di metterglielo. Anche questo modo di fare mi mandava, ancora una volta, fuori di testa, mi sentivo Marta nelle mani di Lupo Alberto. Ubbidiente e meticolosa eseguivo con dovizia quello che mi impartiva, infilai il cappuccio e mi preparai al peggio. Con un filo di voce e il tono un pelo sopra la supplica sussurrai solo di non farmi male, poi mi girai e mi rimisi carponi ad occhi chiusi con la testa tra le braccia. Che dire, mi ha inculata con la stessa padronanza con cui un abile pescatore sfinisce il Marlin preso all’amo della sua canna, tutti inutili i miei tentativi di resistergli, di contrastarlo. Saltavo al ritmo che più gli piaceva con la netta sensazione che questa volta per me non ci sarebbe stato scampo, mi avrebbe dato quello che mi meritavo, tutto quello che intimamente desideravo. Ad ogni affondo andavano via interi pezzi di decenza, trascinandomi, come in un vortice, al centro del piacere, libera di godere al pari di una giumenta selvaggia. Appagata e docile, piena di gratitudine, leccavo il pollice della sua mano, virilmente ancorata alla spalliera del divano. Me l’ha fatto sentire in tutte le salse, concludendo quel magnifico incontro con caldi schizzi sul mio viso. Un esperienza indimenticabile. Malgrado le sue notevoli dimensioni, specialmente in circonferenza, non mi ha ...