Saga familiare 10
Data: 15/07/2020,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: iincest, Fonte: xHamster
... ma per me esisteva ancora la vita coi suoi piaceri, primo fra tutto il sesso e, perché no, l’amore.Parlavo a ruota libera, come un fiume in piena, quasi incazzandomi sempre più, finchè Martino mi bloccò nel modo più semplice: mi abbracciò stretta e agguantò con un morso le mie labbra ficcandomi la lingua in fondo alla gola.Mi avvinghiai a lui e ricambiai con forza il bacio, succhiando la sua lunga in fondo alla mia bocca e a mia volta spingendo la mia nella sua gola: ci eravamo avvinghiati così tanto che sentii il suo cazzo indurirsi ed entrare nelle pieghe della gonna fino a collocarsi sulla figa ancora imbracata da vestiti e slip.Per un attimo mi sorpresi a vedere “dall’esterno” l’immagine di noi abbracciati, quasi fusi insieme, in piedi sulle spiaggia al tramonto: nei miei sogni di adolescente era l’eden sempre sognato e mai realizzato; mi emozionai come una ragazzina e sentii i primi umori colarmi dalla figa per le prime scosse di piacere.A tavola, Martino si rivelò impeccabile; aveva anche ordinato una “cena speciale” e veramente avevano fatto miracoli, nel preparare il pesce; bevemmo anche molto, con allegria, esaltati dal posto, dal momento, dalla situazione.Anche mentre salivamo in camera, Martino si comportò come un perfetto innamorato: un bacio per ogni scalino, fino in cima, con le mani che correvano a scoprire ogni angolo del corpo, dai fianchi alle natiche, dalle cosce al ventre, dai seni al viso: fu un’ascensione verso la vetta del piacere che mi provocò una ...
... lunghissima serie di piccoli orgasmi.Addirittura, mi sollevò tra le braccia, quando ebbe aperto la porta, attraversò tutta la stanza e mi adagiò delicatamente sul letto: mi sentivo quasi nella condizione verginale della sposina.Si sdraiò su di facendomi sentire tutto il suo corpo e, soprattutto, la sua notevole mazza che sembrava trovare naturalmente in percorso per adagiarsi nella migliore posizione fra le mie cosce sul mio pube.Cominciò a spogliarmi come molte donne sognano, a colpi di baci e di piccoli morsi: usando solo la bocca e i denti, mi aprì ad uno ad uno i bottoni della camicetta, distraendosi ogni tanto a baciarmi la gola, il petto i seni fino al reggiseno; lo aiutai a far scivolare via la camicetta e lui attaccò subito il reggiseno, aprì coi denti il gancio e con le labbra spostò le coppe finchè le mammelle furono alla sua mercè: cominciò allora la più bella succhiata di capezzoli che potessi desiderare: sentivo il mio ventre aspirato dalla bocca che mi succhiava e gli orgasmi si susseguivano fino a far diventare la mia figa una fontana aperta: gemevo, urlavo, lo incitavo, godevo come una pazza.Poi scese verso il basso e aprì coi denti la lampo della gonna, ne afferrò un lembo e lo trascinò in basso, verso le caviglie: a mano a mano che il mio ventre si scopriva, la sua lingua passava a lambirlo: in un attimo fui umida della sua saliva e il mio corpo vibrava tutto di piacere: scosse tremende mi partivano dall’utero ed esplodevano in vulva.Rimasi solo con gli slip e ...