La ragazza con il cagnolino
Data: 18/07/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Edipo
Dicevano che era stato lui. Per ore e ore lo torchiarono, lo derisero, lo umiliarono. Gli dissero che sarebbe stato meglio se avesse confessato subito. Non confessò perché non era stato lui. Cercò di spiegarsi, di raccontare, sapendo che non avrebbero capito o avrebbero finto di non capire. Che lo denigrassero o mostrassero di disprezzarlo lo lasciava indifferente. Erano dei militari, abituati al machismo o al perbenismo familiare. Ma quanti di loro non avevano approfittato della divisa per ottenere rapporti sessuali in cambio di silenzio? Quanti tornavano dalle mogli e dai figli dopo avere consumato un rapido rapporto con una nigeriana o essersi fatti leccare da una rumena? Lui, invece, non nascondeva la verità: era sempre stato un puttaniere. Se sei solo e non hai fatto voto di castità e le donne, almeno quelle belle che tu ammiri, non ti degnano di uno sguardo, e persino certe racchie ti fissano dall'alto in basso, che cosa ti resta se non le mercenarie? E lasciali evocare il mondo perfetto in cui non esiste la prostituzione e lasciali moraleggiare sul fatto che in certi paesi i clienti delle prostitute finiscono sotto processo, lascia che i signori con il rolex al polso e l'abito firmato si vantino di non avere mai pagato una donna e magari escono da una pellicceria dove hanno appena comprato il visone all'amante, lasciali dire. La notte sei da solo e ti corichi con il desiderio e ti svegli con la voglia. Ne aveva frequentate tante. Giovani e quasi anziane, magre e ...
... grasse, dalla pelle ambrata o dai capelli biondi, le parlate magrebine e sudamericane e dell'est si confondevano nella sua mente, eppure sapeva collocare accanto al nome di ciascuna un segno particolare, un neo, una smagliatura, dei seni enormi, delle gambe tozze, la lingua fresca di chi si era appena succhiata un ghiacciolo. Poi aveva conosciuto lei, la più bella. Gli risero in faccia, lo chiamarono con i soliti nomi che da generazioni vengono ripetuti come marchi infamanti e che ormai umiliano soprattutto chi li ridice. L'aveva vista per la prima volta in una torrida giornata di luglio. Si era ritrovato davanti per caso questa ragazza alta, dai lunghi capelli scuri, le gambe scoperte da una tutina azzurra, che portava a spasso un piccolo cane bianco, un barboncino. Lo colpì la bellezza delle gambe ma la vide solo di profilo per poi perderla di vista. Fantasticò su di lei come era solito fare quando incontrava qualcuna che gli piaceva, poi la dimenticò. Quando la rivide. mesi dopo, sempre incontrandola per caso, nello stesso quartiere, la riconobbe dal barboncino bianco. Stavolta indossava un vestito corto che metteva in risalto il magnifico corpo: i seni sodi, i fianchi rotondi, le splendide gambe e un sedere bellissimo, invitante come nessun altro. Un alito di vento sollevava appena il vestitino creando un effetto vedo non vedo che lo eccitò tantissimo. Iniziò a seguirla nei suoi giri, stavolta le vide bene il volto e la desiderò ancora di più. L'ovale del viso era perfetto, i ...