1. Presa davanti al mio ragazzo :(


    Data: 29/11/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Cuckold Autore: Adele latte e miele, Fonte: RaccontiMilu

    ... credo non ci sia nulla si più eccitante per una femmina.In quel momento però stranamente per me, c'era qualcosa di più eccitante. Giovanni mi aveva messo un certo appetito. Il mio ragazzo è carino, mi ha conquistata con la dolcezza ma Giovanni, Giovanni era sesso allo stato puro, testosterone. Quello stronzo sfrontato mi aveva fatta arrapare.Stavo quasi per venire quando sentii bussare.�Che c'è?� feci.�C'è il tuo amico alla porta?� Chiusi l'acqua e uscii dalla doccia coprendomi con un asciugamano risicatissimo che mi allacciai sotto le ascelle. Quando fui fuori dal bagno notai che la porta d'ingresso del bungalow era accostata. Mattia era sul divano e stava parlando al telefonino con qualcuno.�Dice che deve parlarti, è qui fuori?� fece degnandomi appena di uno sguardo.�Che vuole?� gli chiesi. Non riuscivo proprio ad immaginare che diamine fosse venuto a fare, o forse si ma speravo non facesse nulla di strano.�Non lo so! Vai e chiediglielo amore, sto al telefono con mamma.� furono le uniche parole di Mattia che tornò alla sua conversazione.L'asciugamano mi copriva a malapena le gambe. Mi avvicinai alla porta. Giovanni era li dietro. Lo vidi, gli sorrisi tenendomi l'asciugamano attaccato al corpo per evitare che mi cadesse. Ora ce lo avevo davanti, quasi mi vergognavo per quello che stavo facendo sotto la doccia.�Ehi!� mi fece.�Ehi!� replicai io.�Tre parole: VIENI CON ME!��Cosa? Che vuol dire?� Gettai per un attimo lo sguardo dentro casa. Mattia pareva uno zombie buttato ...
    ... com'era sul divano a parlare con sua madre, senza il minimo accenno ad una espressione che lo facesse apparire vivo.�Siamo io e il mio amico di la!...Pensa alle cose che potremmo fare. Saluta il tuo ragazzo qua e vieni con me. Dai.� Parlava sottovoce. Mi allungò una mano come per afferrare la mia.�Sei impazzito!� gli dissi. �Sei fuori di testa!?� un conto era la fantasia, un'altra cosa la realtà. Chiamai Mattia. Chiuse il telefono e si alzò finalmente. Fece per avvicinarsi alla porta quando mi sentii prendere per un polso e strattonare fuori da Giovanni. Lanciai un urlo. Con l'altra mano mi tenevo l'asciugamano che stava cascando lasciandomi scoperta la schiena e il culo. Mattia mi raggiunse con uno scatto urlando contro Giovanni.�Ehi! Lasciala. Che cazzo fai?��Si si, certo. Se mai parliamo dopo io e te!�Ero impietrita non riuscivo più neanche a gridare tanto era il terrore.�Amore aiutami!� gli chiesi, ma Mattia saltava da una parte all'altra intorno a noi e non faceva nient'altro. Neanche provava a fermarlo. Sembrava una di quelle scimmiette impaurite che si vedono nei film. Si metteva le mani nei capelli ma nulla di più che qualche timida intimazione di lasciarmi andare. Giovanni neanche lo sentiva. Tirava dritto trascinandomi con se.�Aiutami cazzo!� Continuavo a chiedere al mio ragazzo. �Fa qualcosa, dagli un calcio cazzo, un pugno, fa qualcosa!� ma niente. Arrivammo al bungalow di Giovanni, ad una cinquantina di metri dal nostro. Bussò e qualcuno aprì. Con la coda dell'occhio ...
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